Proviene dall’Europa il sistema di navigazione satellitare più preciso al mondo e che serve quattro miliardi di utenti.
Con l’inserimento degli ultimi due satelliti nella costellazione Galileo, lanciati a dicembre 2021 e operativi da agosto 2022, il sistema di posizionamento dell’Unione europea per il Programma Spaziale (Euspa), è diventato più veloce e raggiunge luoghi ancora più remoti.
Il progresso si deve all’aggiornamento del messaggio di navigazione I/Nav (Integrity Navigation Message) che migliora la capacità di correggere gli errori di decodifica e di recuperare i dati persi.
L’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha testato i segnali di Galileo con una campagna di monitoraggio attraverso ricevitori montati su furgoni che hanno percorso le strade frenetiche di Rotterdam, nei Paesi Bassi, e le tranquille campagne circostanti. Il collaudo ha confermato una maggiore rapidità nel riconoscimento della posizione e una maggiore forza del segnale.
Il perfezionamento del messaggio di navigazione I/Nav si basa su tre innovazioni: una migliore tempistica nell’individuazione della prima posizione deriva da una minore quantità di informazioni necessarie al ricevitore per generare un rilevamento (una prima correzione avviene in pochi secondi, con un errore di portata inferiore a 4,5 metri); una maggiore potenza del segnale deriva da un nuovo metodo di codifica che fa in modo che eventuali dati persi o danneggiati (es. bloccati da edifici alti o riflessi su superfici artificiali lucide) possano essere recuperati facilmente; inoltre, I/NAv ha uno schema di sincronizzazione che permette ai ricevitori di non demodulare completamente il messaggio di navigazione, rendendo i dati accessibili in pochi secondi.
Operativa dal 2016, la costellazione Galileo al momento è costituita da 28 satelliti in orbita terrestre media (Meo) che viaggiano su tre differenti piani orbitali. Sono previsti ulteriori lanci entro il 2024 a bordo del nuovo vettore europeo Ariane 6.
Immagine in evidenza: la costellazione Galileo – Crediti: Esa – P.Carril