In sordina e quasi in gran segreto lo scorso 8 settembre la Virgin Galactic ha completato il suo terzo volo turistico dallo Spaceport America in New Mexico alle 10:34 circa, ora statunitense. A bordo, tre astronauti paganti.
Lo spazioplano Vss Unity, trasportato dal suo velivolo madre Vms Eve, si è separato circa un’ora dopo il lancio, raggiungendo l’altezza massima di 88,6 chilometri, per poi rientrare su una pista di atterraggio dello stesso spazioporto.
Il 2023 si conferma un anno di successi per la Virgin Galactic di Richiard Branson, con il terzo volo commerciale con astronauti paganti del Galactic 03. Tre voli e uno di prova, tutti lanciati con successo a distanza di circa un mese l’uno dall’altro.
Il primo volo turistico è stato lanciato lo scorso agosto, quando fu annunciato che a settembre ci sarebbe stato una nuova missione.
Galactic 3 è stato comandato da Nicola Pecile con Michael Masucci come pilota e Beth Moses, capo istruttore astronauta della compagnia, in cabina insieme a tre astronauti privati, come per il Galactic 02.
A differenza dei precedenti voli, per questa nuova missione la società ha scelto di non comunicare i nominativi degli astronauti paganti, resi noti solo dopo l’atterraggio.
Si tratta di Ken Baxter, Timothy Nash e Adrian Reynard. Baxter è un imprenditore immobiliare di Las Vegas che afferma di aver acquistato il primo biglietto SpaceShipTwo dal fondatore di Virgin Galactic Richard Branson nel 2004. Nash è un imprenditore e avventuriero sudafricano che ha acquistato il suo biglietto nel 2006. Reynard è un ingegnere britannico che ha avviato un’attività mezzo secolo fa costruendo auto da corsa.
La compagnia ha scelto di non trasmettere il webcast della missione Galactic 03, lasciando gli aggiornamenti ad alcuni post sulle diverse piattaforme social.
La sola dichiarazione è stata rilasciata dall’amministratore delegato di Virgin Galactic, Michael Colglazier: «Ogni volo di successo dimostra quanto possano essere potenti e trasformativi i viaggi spaziali e non vediamo l’ora di ridimensionare le nostre operazioni e rendere i viaggi spaziali più accessibili alle persone di tutto il mondo».
Galactic 04 è previsto per l’inizio di ottobre, continuando la cadenza mensile di missioni suborbitali.
Malgrado una intensa attività di volo prevista e annunciata, la Virgin Galactic Holdings Inc ha segnalato ricavi di 2.3 milioni per l’anno fiscale 2022 con una diminuzione del 29.77% rispetto all’anno fiscale 2021. Il reddito netto è sceso del 41.73% a circa -500.2 milioni di euro. Nelle quotazioni di borsa dell’8 settembre, la Virgin Galactic ha chiuso a – 2,14 %.
In apertura: lo spazioplano suborbitale VSS Unity della Virgin Galactic durante il volo Galactic 03 dell’8 settembre. Crediti: Virgin Galactic