È una delle «galassie più fotogeniche nell’astronomia amatoriale e professionale», secondo una definizione dell’Esa. Si tratta di M51 (Ngc 5194 o galassia Vortice), si trova a circa 30 milioni di anni luce dalla Terra ed è visibile nella costellazione boreale dei Cani da Caccia.

Quella che vediamo è l’ultima immagine rilasciata dal James Webb, dove vengono combinati i dati di due strumenti del telescopio spaziale, Miri e NirCam, che rispettivamente misurano le lunghezze d’onda del medio e vicino infrarosso.

Scoperto nel 1773 dall’astronomo francese Charles Messier e fotografato da Hubble nel 2011, M51 è uno degli oggetti cosmici che gli astronomi speravano di osservare con gli occhi di Webb, il telescopio più potente fino ad ora realizzato.

La sua peculiare conformazione, per cui M51 è definita come una galassia a spirale gran design piuttosto che una galassia standard a spirale, è dovuta all’attrazione gravitazionale esercitata da una vicina galassia nana: Ncg5195. Secondo il Catalogo di Messier, la galassia più grande è classificata come M51a, mentre la più piccola (scoperta quattro anni dopo) come M51b.

Quelle a spirale gran design costituiscono circa un decimo di tutte le galassie a spirale e hanno la caratteristica di possedere bracci molto definiti che partono dalla regione centrale galattica.

Il colore rosso scuro nell’immagine NirCam (Near-InfraRed Camera) indica la presenza di polvere filamentosa calda, mentre l’arancione e il giallo mostrano macchie di gas ionizzato generate da ammassi stellari di recente formazione.

Nell’immagine di Miri (Mid-Infrared Instrument) si vede l’alternarsi di cavità vuote e filamenti luminosi. Questo perché alcuni frammenti di luce associati a granelli e molecole di polvere illuminano il gas freddo della galassia.

L’osservazione di M51 fa parte di una serie di osservazioni di Webb che si chiama Feedback in Emerging extrAgalactic Star clusTers (Feast). Queste analisi sono progettate per far luce sull’interazione tra ‘feedback stellare’ e formazione stellare al di là della Via Lattea. Feedback stellare è il termine usato per descrivere l’emissione di energia da parte delle stelle negli ambienti in cui si formano, un processo cruciale nel determinare la velocità con cui nascono. Comprendere il feedback stellare è fondamentale per costruire accurati modelli universali su come si formano le stelle.

 

Immagine in evidenza: immagine composita di M51 dei dati di NirCam e Miri.
Seconda immagine: M51 osservata con NirCam, Terza immagine: M51 osservata con Miri – Crediti: Esa, Nasa, Csa / A. Adamo (Stockholm University) and the Feast Jwst team