E’ ufficiale: Ariane 6 non debutterà prima del 2024. Lo scorso 8 l’Esa ha confermato quanto molti rumors avevano anticipato già da un po’, ovvero che il primo volo del nuovo vettore Esa non sarà per quest’anno.

In un post su LinkedIn, Josef Aschbacher, direttore generale dell’Esa, ha dichiarato che il volo inaugurale del razzo è stato riprogrammato per l’anno prossimo in funzione di una serie di test del motore pianificati nelle prossime settimane.

Dall’inizio del 2023 l’Esa non aveva ancora di ufficializzato una pianificazione per il volo inaugurale del nuovo razzo. L’ultimo aggiornamento formale era stato nell’ottobre 2022, quando l’agenzia aveva fissato una data di lancio nel quarto trimestre del 2023.

Le incertezze legate alla data del liftoff sono da imputarsi agli stop che si sono verificati durante alcuni test recenti. Uno di questi è stato un conto alla rovescia effettuato il 18 luglio presso lo spazioporto nella Guyana francese. Il veicolo è stato caricato con propellenti ed è stato sottoposto a un countdown simulato per testare le procedure di lancio.

Quella prova avrebbe dovuto concludersi con una breve accensione del motore Vulcain 2.1 nel core stage dell’Ariane 6. Tuttavia, l’Esa ha affermato in una dichiarazione del 25 luglio che l’accensione non poteva aver luogo ‘allo scadere del tempo’.

In una dichiarazione più dettagliata rilasciata l’8 agosto, l’Esa ha affermato che il conto alla rovescia automatico è stato interrotto «a causa di alcune misurazioni che superavano i limiti preimpostati». L’accensione è stata successivamente abortita perché la durata del test aveva portato a una carenza di propellente di ossigeno liquido ed è ora riprogrammata per il 29 agosto.

Secondo quanto reso noto dall’Esa, anche un test del motore dello stadio superiore, effettuato presso una struttura a Lampoldshausen, in Germania, è stato rinviato alla fine di luglio a causa di anomalie del software. Quel test è stato riprogrammato per il 1 settembre.

A seguito di queste prove, l’Esa ha dichiarato che ci sarà un test statico di lunga durata del motore Vulcain 2.1 presso lo spazioporto di Kourou, programmato provvisoriamente per il 26 settembre. Solo dopo quel test, l’Esa si è dichiarata pronta ad annunciare un data di lancio. “Ma non prima del 2024”, ha dichiarato l’Agenzia in una nota.

I ritardi nell’Ariane 6 hanno contribuito a quella che Aschbacher ha definito una ‘crisi del lanciatore’. Il razzo europeo Ariane 5 ha effettuato il suo lancio finale il 5 luglio, mentre il razzo Vega C rimane fuori servizio dopo il fallimento del lancio nel dicembre 2022. Oltre a ciò, l’Europa ha perso l’accesso al razzo russo Soyuz, lanciato da Kourou, dopo l’invasione dell’Ucraina lo scorso anno. Ciò ha temporaneamente lasciato l’Europa senza un accesso spaziale indipendente.

Una situazione che ha costretto l’Agenzia europea ad affidarsi a SpaceX per i lanci del suo telescopio spaziale Euclid, partito con successo il 1° luglio, e per la missione Hera nel 2024. L’Esa prevede inoltre di far volare su un Falcon 9 la sua missione scientifica EarthCare nel 2024. la Commissione europea sta inoltre valutando l’uso del vettore statunitense anche per lanciare i satelliti di navigazione Galileo.

Immagine in apertura: il vettore Ariane 6 durante uno dei test. Credito: ESA/CNES/Arianespace/Optique video du CSG/S Martin