Tre mini rover stanno per partire alla volta della Luna.

Li ha progettati il Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa in California, per mappare la superficie lunare in 3D, utilizzando telecamere e radar che penetrano nel suolo.

Il progetto si chiama Cadre (Cooperative Autonomous Distributed Robotic Exploration) e, come descritto dalla denominazione, i rover dovranno cooperare tra loro senza il contributo diretto da Terra.

Si tratta di un esperimento ideato per supportare gli astronauti in un prossimo futuro.

I responsabili della missione, da Terra inviano gli ordini alla stazione base dei rover a bordo del lander che li ha trasportati sulla superficie lunare; la squadra dei mini robot elegge un caposquadra, che a sua volta distribuisce gli incarichi. «Devi solo dire l’obiettivo e loro stabiliscono come raggiungerlo – ha spiegato Jean-Pierre de la Croix, ricercatore principale del progetto Cadre – L’unica istruzione sarà, ad esempio, ‘Vai a esplorare questa zona’, e i rover fanno il resto: decidono quando partire, che percorso prendere, come muoversi intorno agli ostacoli».

Una volta superati diversi test, sotto l’occhio attento di una telecamera posta sulla cima del lander, i robot inizieranno le misurazioni simultanee da più posizioni.

Procederanno in formazione e ognuno di essi riceverà il riflesso dei segnali radio inviati dagli altri, creando un’immagine 3D della struttura del sottosuolo fino a 10 metri di profondità.

La vita sulla Luna, però, non è facile nemmeno per questi robot: devono essere abbastanza robusti da resistere al caldo diurno che supera anche i 110 gradi centigradi, considerando che anche l’utilizzo del processore contribuisce al calore.

Gli ingegneri di Cadre hanno quindi programmato cicli di sonno-veglia di 30 minuti. Ogni mezz’ora, i rover si spengono, si raffreddano grazie ad appositi radiatori e ricaricano le batterie. Al risveglio, che avviene simultaneamente, condividono via radio il loro stato di salute, rieleggono il caposquadra in base al compito da svolgere e partono per un altro giro di esplorazione.

Cadre è in grado di raccogliere dati più completi rispetto agli attuali radar che indagano il sottosuolo, come per esempio lo strumento d’avanguardia Rimfax (Radar Imager for Mars ‘Subsurface Experiment) a bordo Perseverance.

Il lancio di Cadre è previsto per il 2024 con l’obiettivo di esplorare una regione dell’Oceanus Procellarum, sul lato visibile della Luna, denominata Reiner Gamma.

«La nostra missione, in futuro, potrebbe cambiare il modo in cui facciamo esplorazione – ha detto Subha Comandur, capo progetto di Cadre – La domanda per le missioni future diventerà: “Quanti rover mandiamo e cosa faranno insieme?».

 

Immagine in evidenza: l’ingegnere Kristopher Sherrill testa un modello di Cadre
Immagine al centro: prototipi di Cadre
Crediti: Nasa/Jpl-Caltech