Ogni anno, verso giugno, in Canada inizia la stagione degli incendi. Ma quest’anno gli incendi si sono scatenati con una violenza senza precedenti, bruciando già oltre 47mila chilometri quadrati e costringendo migliaia di persone a lasciare le loro case.

Secondo gli scienziati, il fenomeno è già circa 16 volte superiore alla media degli ultimi anni, e la situazione è probabilmente destinata a peggiorare nel corso dell’estate – un fenomeno strettamente legato alla crisi climatica.

Il progressivo aumento delle temperature globali porta infatti a una vegetazione più secca, che a sua volta aumenta la probabilità di avere incendi più frequenti e più intensi, proprio come sta succedendo in questi giorni in Canada. Tra l’altro il fumo causato dalle fiamme originate in Quebec si è spinto fino agli Stati Uniti, con conseguenze negative sulla qualità dell’aria. Si tratta di una combinazione di condizioni metereologiche e climatiche che hanno un impatto sempre più rilevante a livello globale.

Per il monitoraggio degli incendi e degli altri eventi estremi, un alleato fondamentale è lo sguardo dall’alto dei satelliti. L’osservazione satellitare fornisce dati importantissimi anche per guidare gli interventi di soccorritori e decisori politici durante le emergenze ambientali – come ad esempio è successo recentemente in Italia con l’alluvione in Emilia Romagna.

Nel caso degli incendi, la Nasa utilizza diversi satelliti di Osservazione della Terra per raccogliere dati sulle condizioni ambientali prima, durante e dopo gli incendi. Per monitorare il legame tra clima e ambiente, l’agenzia spaziale statunitense ha messo in piedi anche diverse iniziative che coinvolgono scienziati e comunità locali, come il programma Above, da Arctic Boreal Vulnerability Experiment. Above studia l’Alaska e il Canada occidentale combinando dati satellitari, esperimenti sul campo e telerilevamento per comprendere meglio i cambiamenti ambientali che si stanno verificando a causa dei cambiamenti climatici.

Ma da cosa dipendono i wildfire, incendi boschivi incontrollati come quelli che imperversano nelle foreste boreali canadesi? E in che modo lo sguardo dei satelliti contribuiscono a monitorare e contrastare gli incendi?

Global Science lo ha chiesto a Elizabeth Hoy, ricercatrice al Goddard Space Flight Center della Nasa, senior scientist del programma Above ed esperta di incendi.

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Crediti immagine in apertura: Canada Wildfire – canadawildfire.org