Gli occhi della sonda  Mars Express dell’Esa sono puntati sulle pendici dell’Ascraeus Mons, il secondo vulcano più alto del pianeta rosso. La High Resolution Stereo Camera (Hrsc) ha ripreso il fianco meridionale della vetta, alta 18 chilometri e situata nella regione denominata Tharsis, un altopiano vulcanico nell’emisfero occidentale di Marte. I pendii del monte hanno una pendenza media di 7 gradi e la base del vulcano ha un diametro ragguardevole, di circa 480 chilometri. 

Nella foto sono visibili diverse caratteristiche morfologiche come l’Ascraeus Chasmata, una struttura geologica composta da frane di oltre 70 chilometri di diametro. L’immagine evidenzia anche la presenza di antiche colate laviche e grandi canali, che si estendono per decine di chilometri di lunghezza.

L’area situata a sinistra è dominata da grandi fessure lunghe fino a 40 chilometri. Da queste si diramano alcuni canali che si intrecciano fino a formare delle vere e proprie isole. Queste ultime potrebbero essersi formate a causa dello scioglimento del ghiaccio che un tempo ricopriva i fianchi del vulcano. 

Mars Express è in orbita intorno al pianeta rosso dal 2003 e fa parte del programma New Horizon dell’Esa. L’Italia partecipa alla missione attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana e ha dato il proprio contributo a due strumenti:  lo spettrometro di Fourier per lo studio dell’atmosfera e il radar subsuperficiale Marsis (Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Sounding), realizzato con il contributo della Nasa-Jpl. 

Crediti immagine in apertura: Esa/Dlr/Fu Berlin

L’immagine topografica codificata a colori mostra i fianchi meridionali di Ascraeus Mons, il secondo vulcano più alto di Marte. Crediti: Esa/Dlr/FU Berlin