ll Super Pressure Balloon Imaging Telescope (Superbit) ha catturato le sue prime immagini. Il telescopio, frutto della collaborazione tra la Nasa, l’Agenzia spaziale canadese e le università di Durham, Toronto e Princeton, è stato lanciato lo scorso 16 aprile a bordo di un pallone a elio delle dimensioni di uno stadio di calcio.

Superbit ha puntato i suoi occhi sulla Nebulosa della Tarantola, situata nella Grande Nube di Magellano, e sulle Antenne, due galassie a spirale nella Costellazione del Corvo. La posizione del telescopio, che orbita attorno alla Terra a circa 32 chilometri di altitudine, permette agli scienziati di osservare fenomeni cosmici da un punto di vista privilegiato. 

Nel dettaglio, Superbit realizza le immagini delle galassie nello spettro di luce visibile vicino all’ultravioletto, come il  telescopio spaziale Hubble, ma è dotato di un campo visivo più ampio. L’obiettivo della missione è mappare la materia oscura intorno agli ammassi di galassie misurando il modo in cui questi oggetti massicci deformano lo spazio circostante. 

La Nebulosa Tarantola è stata già osservata da Hubble e dal James Webb. Essa è situata in una grande regione di formazione stellare composta da gas idrogeno ionizzato, a 161.000 anni luce dalla Terra.

Le Antenne sono due grandi galassie in collisione, situate a 60 milioni di anni luce di distanza da noi. Questi oggetti sono stati analizzati precedentemente da Hubble, dall’osservatorio a raggi X Chandra e dal telescopio spaziale Spitzer della Nasa.

 

Immagine in apertura: la Nebulosa della Tarantola vista da Superbit. Crediti: Nasa/Superbit