Tra le varie missioni di Hubble c’è anche quella di osservatore meteorologico interplanetario.

In questa recente immagine di Giove, con la luna Io che proietta la sua ombra sul pianeta, è evidente una serie di tempeste alle basse latitudini settentrionali, lungo quella che gli astronomi chiamano la via dei vortici: cicloni e anticicloni che, con il loro moto alternato simile a un ingranaggio meccanico, impediscono la fusione e la creazione di una tempesta come la Grande Macchia Rossa. Questo gigante vortice spicca in un’altra immagine di Giove, in cui a transitare è, invece, la luna ghiacciata Ganimede. Le osservazioni dimostrano che la Grande Macchia Rossa si sta riducendo nel tempo.

Ed ecco Urano, che, invece di ruotare in una posizione verticale come la Terra, ruota su un asse più orizzontale. In questa sua foto del 2014 si vedono le tempeste con nuvole di cristalli di ghiaccio di metano sulle latitudini medio-settentrionali. Il sistema di anelli appare di taglio rispetto all’immagine del 2022 che, meno distante dal prossimo solstizio del 2028, mostra in modo più completo gli anelli e il Polo Nord. Su questo polo, la foschia della calotta diventa più luminosa e diverse piccole tempeste sono visibili in prossimità del confine della foschia polare.

Da quando è stato lanciato nel 1990, Hubble integra le esplorazioni di altri veicoli spaziali come Voyager, Cassini o Juno e dal 2014 partecipa al programma Opal (Outer Planet Atmospheres Legacy) che offre panorami annuali sulla continua evoluzione dell’atmosfera dei giganti gassosi.

Crediti: Nasa