Spicca sullo sfondo scuro dello spazio con il suo tenue alone, punteggiato da ciuffi di un intenso color rosa: è Ngc 5486, una galassia a spirale dall’aspetto irregolare che non è sfuggita all’obiettivo di Hubble. La galassia, scoperta da William Herschel nel 1785, si trova nella costellazione dell’Orsa Maggiore, a una distanza di 110 milioni di anni luce dalla Terra.

Ngc 5486 si presenta con un nucleo brillante circondato da un alone diffuso in cui sono evidenti – in rosa – le aree dove sono in corso processi di formazione stellare. È stata classificata come spirale irregolare in quanto i suoi bracci, pur essendo sinuosi, non sono ben distinti.

Lo storico telescopio Nasa-Esa, che ha utilizzato la sua fotocamera Acs (Advanced Camera for Surveys), ha osservato Ngc 5486 nell’ambito di un’indagine relativa ai detriti emessi dalle esplosioni delle supernove di tipo II; questa categoria di supernova trae origine da stelle particolarmente massicce (la loro massa è pari a circa 10 volte quella del Sole) che, quando raggiungono il termine della loro vita, emettono grandi quantità di gas e polveri prima del ‘botto’ conclusivo.

La galassia in questione, infatti, ha ospitato una supernova nel 2004 e gli astronomi stanno utilizzando i dati raccolti da Hubble per analizzare le tracce lasciate da questo evento traumatico.

Hubble, che sta per festeggiare il suo 33° ‘compleanno spaziale’, è stato lanciato il 24 aprile 1990 con lo Shuttle Discovery (missione Sts-31) e due giorni dopo è stato liberato nel cosmo dal braccio robotico della navetta. Il suo testimone è stato raccolto dal James Webb Space Telescope, nuovo e ancor più potente telescopio spaziale, frutto di una collaborazione internazionale tra Nasa, Esa e Csa (Canadian Space Agency). Il Webb è stato lanciato il 25 dicembre 2021 e ha iniziato la sua attività scientifica il 12 luglio 2022, con una spettacolare immagine dell’Universo primordiale.

In alto: la galassia Ngc 5486 vista da Hubble (Crediti: Esa/Hubble & Nasa, C. Kilpatrick)