Leonardo apre le porte del suo stabilimento di Campi di Bisenzio, per mostrare alla stampa i modelli degli strumenti che voleranno a bordo della missione Juice.
All’incontro hanno partecipato i responsabili delle operazioni di Juice dell’Esa, quelli dell’Agenzia Spaziale Italiana, che hanno parlato del contributo italiano allo studio di Giove insieme ai rappresentanti delle industrie Leonardo e Thales Alenia Space. Presenti per la parte scienza e strumenti l’Istituto Nazionale di Astrofisica e le università di Trento e La Sapienza di Roma.
Nel corso della presentazione è stato possibile visitare la camera bianca dove sono stati messi a punto gli strumenti Majis, uno spettrometro per lo studio di nubi troposferiche sulle lune e Janus, un sistema di telecamere per studiare la morfologia e compiere mappature delle lune gioviane.
Una volta arrivata a destinazione nel 2031, Juice effettuerà 35 sorvoli delle lune del pianeta. La missione si concluderà con uno studio esteso di Ganimede, nel 2034, che garantirà alla sonda il primato di primo veicolo spaziale ad orbitare intorno a una luna diversa da quella terrestre.
Il lancio è in programma il 13 aprile e a bordo sono presenti 10 strumenti, tre dei quali finanziati e sviluppati sotto la guida dell’Agenzia Spaziale Italiana, che aiuteranno gli scienziati a studiare l’ambiente di Giove e tre delle sue lune: Europa, Ganimede e Callisto.