Il successo della missione senza equipaggio Artemis 1 ha aperto una nuova era dell’esplorazione umana nello spazio profondo. Obiettivi futuri sono ora il nostro ritorno sulla Luna per spingersi poi fino a Marte, raggiungibile con la tecnologia attuale in circa 10 mesi.
È in questo scenario che assume un valore rivoluzionario il nuovo progetto di propulsione supersonica testato da Nasa e ora convalidato: un motore a razzo a detonazione rotante.
A differenza dei motori a razzo tradizionali, questo propulsore futuristico risulta più efficiente riuscendo a produrre una combustione supersonica risparmiando carburante e aumentando le capacità di carico.
Nei test effettuati nel 2022 al Marshall Space Flight Center della Nasa, il motore è stato acceso più di dodici volte, per una durata complessiva di quasi 10 minuti di propulsione.
A pieno regime ha prodotto una spinta da 1,8 tonnellate dimostrando la sua capacità di resistere al calore estremo e agli ambienti di pressione generati dalle detonazioni.
Una sfida per nulla scontata per una tecnologia stampata in 3D ma basata sulla lega di rame GRCop-42, sviluppata dalla Nasa affinché il motore operi a lungo senza surriscaldarsi.
Nei test si sono superate così diverse accensioni di almeno un minuto ciascuna.
Il prossimo passo per avvicinare questa tecnologia a un suo concreto futuro utilizzo sarà lo sviluppo di un motore di classe superiore, con circa 4,5 tonnellate di spinta.