Un rapporto dell’Ufficio dell’Ispettorato Generale (Oig) della Nasa, pubblicato il 17 gennaio, raccomanda un maggior coordinamento con i partner internazionali per quanto riguarda la missione Artemis.

Dato il potenziale scientifico ed esplorativo del programma che dovrà riportare l’uomo sulla Luna, tale da creare un forte interesse da parte delle agenzie spaziali di tutto il mondo, l’Oig lamenta la mancanza di una ‘strategia globale’ da parte dell’agenzia americana.

Nonostante in pochi mesi la Nasa abbia firmato 54 accordi relativi ad Artemis con 16 Paesi (di cui quasi la metà con Esa e Jaxa), le normative statunitensi limiterebbero le collaborazioni. Secondo Space.com, un esempio significativo riguarda la partecipazione dell’agenzia spaziale giapponese, in prima linea per la costruzione del Gateway lunare. L’accesso limitato ai dati ha impedito, infatti, alla Jaxa di inviare un astronauta al Johnson Space Center per prepararsi alle missioni Gateway.

Tali ostacoli dipendono principalmente dalle normative commerciali che regolano la lavorazione, l’esportazione di articoli, informazioni e servizi in rapporto con la Difesa. Per esempio, sia il Modulo di Servizio Europeo (Esm) che l’adattatore per collegarlo alla navicella Orion sono classificati separatamente per rientrare nelle normative dell’esportazione (Ear), mentre  quando sono assemblati sono soggetti alle regole sul traffico internazionale di armi (Itar).

Cambiare le norme sull’esportazione e migliorare il coordinamento con le imprese straniere ridurrebbe sostanzialmente i costi a carico dell’Agenzia spaziale americana. Il rapporto dell’Oig ha messo a confronto la gestione di Artemis con quella della Stazione Spaziale Internazionale che ha una struttura definita di comitati per coordinare i ruoli delle partner internazionali: la Nasa ricopre il 96% dei costi delle prime tre missioni Artemis, contro il 25% dei costi per gestire il segmento statunitense della Iss.

Il rapporto ha formulato dieci raccomandazioni su come migliorare il coordinamento con i partner internazionali e le normative sulle esportazioni.

L’Oig ha pubblicato il rapporto nel giorno in cui si è riunito il Consiglio di amministrazione della Nasa, che inserisce la collaborazione internazionale come una delle ‘aree d’interesse prioritarie’. I membri del comitato non hanno discusso i dati dell’Oig, ma hanno piuttosto elogiato la Nasa per i suoi sforzi nel coinvolgere partner internazionali nella missione lunare. «L’obiettivo di Artemis è quello di essere la più grande coalizione di partner spaziali della storia», ha affermato Kay Bailey Hutchison, ex senatore e ambasciatore degli Stati Uniti presso la Nato.

 

Immagine in apertura: configurazione Orion e Gateway – Crediti: Nasa