I satelliti del programma Copernicus della Commissione Europea hanno inquadrato nuovamente una situazione ambientale difficile, connessa alla crisi climatica: la carenza di neve sull’arco alpino, dovuta ad un’intensa ondata di calore che ha investito l’Europa all’inizio dell’anno. Infatti, in molti paesi europei sono state rilevate temperature pari e anche superiori a 20°C.
A documentare lo scarso innevamento è stata la coppia di satelliti Sentinel-2. Si tratta di una missione ottica multi-spettrale che monitora il territorio (suolo, acqua, vegetazione) in alta risoluzione; è collocata in orbita polare e può anche fornire dati in caso di emergenza.
Le Sentinelle hanno osservato l’area di Flims, nota località sciistica del Cantone dei Grigioni in Svizzera, sia nel gennaio 2022 che pochi giorni fa. Le due immagini satellitari sono state messe a confronto e quella attuale è emblematica della situazione che stanno affrontando molte aree montane: le temperature miti e l’assenza di precipitazioni nevose hanno privato del prezioso manto bianco numerosi ski resort, le cui piste – innevate artificialmente – sono ridotte a sottili nastri bianchi. La copertura nevosa appare limitata solamente alle zone in cui l’altitudine supera i 2000 metri. Decisamente differente la situazione nel gennaio 2022: nella stessa area, l’innevamento è copioso ed esteso anche a quote più basse.
In alto: l’area di Films in Svizzera vista dai Sentinel-2 l’11 gennaio 2022 (a sinistra) e il 6 gennaio 2023 (a destra) – Crediti: contiene data modificati di Copernicus Sentinel data (2023), processati dall’Esa. L’immagini nelle sue dimensioni originali a questo link.