Una ‘squadra’ di turbine eoliche schierata su un’ampia spianata: un paesaggio in cui è frequente imbattersi sulla Terra, ma che potrebbe essere riprodotto anche su Marte.
Infatti, secondo uno studio pubblicato recentemente su Nature Astronomy (articolo: “Assessment of wind energy resource potential for future human missions to Mars”), il vento marziano sarebbe sufficiente per generare energia tramite turbine eoliche. La ricerca, coordinata dal Centro Ames della Nasa, ha coinvolto le Università del Colorado-Boulder e di Washington-Seattle e si è basata su simulazioni informatiche.
Gli autori del saggio, per riprodurre le condizioni ambientali del Pianeta Rosso, hanno impiegato un modello climatico utilizzato per studiare l’atmosfera della Terra, riadattandolo opportunamente. In questo modo, hanno studiato la forza e l’andamento ciclico dei venti marziani su diverse aree di Marte, utilizzando svariati parametri: ad esempio, l’ammontare delle radiazioni solari, i livelli di polvere, la temperatura e le caratteristiche geologiche del terreno.
I risultati della simulazione hanno evidenziato che vi sono regioni del pianeta battute da venti sufficientemente intensi da poter essere utilizzati per la produzione di energia; le aree più promettenti da questo punto di vista sono gli altipiani vulcanici e gli orli dei crateri. Inoltre, i ricercatori hanno notato che – intorno ai poli – i venti tendono a rafforzarsi quando spirano su formazioni ghiacciate; queste zone quindi potrebbero essere le più indicate per la costruzione di parchi eolici.
Gli scienziati ritengono che il loro lavoro possa essere utile nella prospettiva di future missioni umane sul pianeta, sottolineando che le turbine marziane dovrebbero essere realizzate con materiali diversi da quelli in uso sulla Terra a causa dei limiti di peso.
In alto: il polo nord di Marte visto dalla sonda Mars Global Surveyor della Nasa (Crediti: Nasa/Jpl-Caltech/Msss)