Un antico tsunami potrebbe aver influenzato la storia e l’evoluzione di Marte. La causa? Un impatto molto simile a quello causato sulla Terra da Chicxulub, l’asteroide che ha provocato l’estinzione dei dinosauri 66 milioni di anni fa.

È quanto suggerisce un nuovo studio pubblicato su Scientific Reports, che ha analizzato diverse mappe della superficie del pianeta rosso realizzate da antiche missioni marziane, a partire da Viking 1 del 1976.

Il team di ricerca, guidato dal Planetary Science Institute in Arizona, ha identificato in queste antiche mappe marziane tracce di un antico cratere da impatto che potrebbe aver causato il megatsunami.

Il cratere, chiamato Pohl, ha un diametro di 110 chilometri e si trova in un’area del bassopiano settentrionale di Marte che secondo studi precedenti in passato potrebbe essere stata coperta da un oceano.

A partire dai dati disponibili gli autori hanno sviluppato una serie di simulazioni, per riprodurre possibili antiche collisioni di asteroidi e comete. I risultati indicano che Pohl può essere il risultato dell’impatto di un asteroide tra i tre e i nove chilometri. Nel primo caso, simulato nel video in basso, l’asteroide dovrebbe aver incontrato una debole resistenza al suolo, rilasciando 0,5 milioni di megatoni di energia. Nel caso dell’asteroide più grande invece la resistenza del suolo è probabilmente stata molto forte, provocando comunque un’esplosione energetica corrispondente a 13 milioni di megatoni.

In entrambi gli scenari, il risultato è lo stesso: un cratere di circa 110 chilometri di diametro, e un megatsunami che avrebbe raggiunto 1.500 chilometri dal centro del sito di impatto. Un quadro che, affermano gli autori dello studio, ricorda appunto quello dell’asteroide che ha causato l’estinzione dei dinosauri sulla Terra. Le tracce di quell’antico asteroide caduto sul nostro pianeta si trovano in quella che attualmente è la penisola dello Yucatan, nel Golfo del Messico. Qui, nei primi anni ’90, gli scienziati hanno identificato il cratere di Chicxulub, che aveva tutte le caratteristiche per essere proprio il cratere da impatto provocato dal killer dei dinosauri. Studi successivi hanno dimostrato che in realtà la causa dell’estinzione non è stata l’asteroide in sé, ma il drammatico cambiamento atmosferico che ne è seguito. L’impatto ha infatti sollevato enormi quantità di polvere, zolfo e anidride carbonica: questi gas, concentrandosi in atmosfera, hanno impedito il passaggio della luce solare.

Ovviamente su Marte non esistono prove di antiche forme di vita spazzate via dall’antico asteroide. Ma sicuramente l’impatto e il conseguente tsunami hanno avuto importanti conseguenze sulla geologia marziana: ecco perché studiare antichi crateri simili a Pohl può darci preziosi indizi sull’evoluzione del pianeta rosso.

Simulazione dell’impatto di un asteroide di 3 chilometri, con una bassa resistenza del suolo. Crediti: Scientific Reports (2022). DOI: 10.1038/s41598-022-18082-2