Lo scorso 12 maggio la NASA ha dichiarato che l’invio di nuove proposte per New Frontiers, programma di missioni di scienza planetaria, diverrà ufficiale solo entro l’autunno 2024. «Mentre i piani prevedevano l’avvio del ciclo di proposte nel 2022, i ritardi sono conseguenza di missioni in fase di massimo sviluppo e delle sfide che il COVID-19 ha posto sul più ampio portafoglio della Planetary Science Division».

Il rinvio è conseguenza dello slittamento di tutto il processo di Announcement of Opportunity con il quale vengono sollecitate le proposte di indagine per il programma, ciclo che sarebbe dovuto partire il prossimo autunno ma che slitta ora a fine 2023.

Programma ormai ventennale basato su una strategia di esplorazione del sistema solare con missioni di classe media, New Frontiers ha visto anche la sua quarta missione, DragonFLy, subire recentemente un rinvio: prevista inizialmente per il 2026, lo scorso settembre NASA ha dichiarato che sarà stata posticipata al 2027. La causa, esterna al progetto, è sempre identificata con l’impatto dell’emergenza COVID-19 sul budget della Planetary Science Division.

Lo slittamento di questi giorni che ha investito la prossima competizione di New Frontiers, ha lo scopo di evitare che il suo budget si sovrapponga con quello di Dragonfly, evitando così “la tensione di bilancio” con due missioni New Frontiers in sviluppo allo stesso tempo.

Il ritardo di due anni, però, ha conseguenze al di là del calendario.

A differenza del vecchio programma Discovery di missioni di scienza planetaria a basso costo, New Frontiers è limitato a una manciata di potenziali destinazioni e tipi di missione, guidata da un’indagine decennale.

Mentre la NASA non aveva ancora finalizzato le aree di interesse per la sua quinta missione, le National Academies stanno attualmente lavorando su un nuovo sondaggio decennale.

Tutti ingredienti per una sostanziale sconvolgimento in termini di destinazioni e missioni per la futura competizione di New Frontiers.

Eventualità che non sarebbe una prima volta. Prima del ciclo di proposte per la quarta missione di New Frontiers era stato aggiunto un tema “Ocean Worlds” e diverse destinazioni, permettendo così la nascita della missione Dragonfly, un drone che volerà nell’atmosfera di Titano.

Rimaniamo in attesa di comprendere quali opportunità creerà questa ulteriore fase di cambiamento.

 

Crediti immagine in evidenza: NASA/Dragonfly