Centinaia di stelle ricche d’oro si sono formate all’interno di galassie che in seguito hanno contribuito alla nascita della Via Lattea. Lo afferma uno studio congiunto delle Università di Notre Dame e di Tokyo, pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society il 14 novembre. 

Le stelle sono vere e proprie fabbriche chimiche, che hanno prodotto la maggior parte degli elementi incorporati nei pianeti. Gran parte degli elementi più pesanti del ferro, compresi i metalli preziosi come l’oro e il platino, derivano dal processo di cattura rapida dei neutroni, denominato ‘R’. Quando muoiono, le stelle rilasciano i materiali che a loro volta possono essere reincorporati all’interno di altri oggetti. Studiando la composizione chimica delle stelle dovremmo essere in grado di dedurre il tipo di ambiente in cui si sono formate.

Gli autori dello studio hanno tracciato la formazione di una galassia virtuale simile alla Via Lattea dal Big Bang a oggi, con una simulazione numerica. Questo modello ha consentito agli astronomi di studiare il ciclo dei nuovi elementi rilasciati dalle vecchie stelle e assorbiti dalle nuove.

Gli scienziati hanno utilizzato il supercomputer Aterui II presso l’Osservatorio Astronomico Nazionale del Giappone per analizzare la formazione di stelle ricche d’oro all’interno della nostra galassia.

Secondo quanto emerge dalla ricerca, la maggior parte delle stelle ricche d’oro si sono formate oltre 10 miliardi di anni fa in piccole galassie elementari, note come galassie progenitrici. Alcune, ma non tutte, hanno subito una fusione di stelle di neutroni, in cui vengono prodotte e rilasciate grandi quantità di elementi pesanti del processo R.

In futuro gli astronomi proseguiranno gli studi grazie all’ausilio di un nuovo supercomputer, Fugaku, che sarà in grado di chiarire le origini delle singole stelle.

 

Immagine in apertura: distribuzione delle stelle all’interno di una galassia. Credit: Yutaka Hirai