Dopo aver perso il contatto con la Terra lo scorso 5 luglio, solo 11 ore dopo il suo dispiegamento, la sonda lunare Capstone di Nasa ha ricominciato a inviare segnali il 6 luglio, riuscendo inoltre a effettuare la sua prima manovra di correzione della traiettoria: un primo passo verso l’orbita lunare di destinazione. Il piccolo veicolo da 25 chilogrammi ha smesso di comunicare il 4 luglio, dopo esser stato rilasciato dal veicolo di trasferimento Lunar Photon di Rocket Lab non riuscendo, tuttavia, ad agganciarsi al Deep Space Network, la rete di antenne che controllano posizioni e movimenti delle sonde spaziali.
Il 6 luglio, il team di Capstone ha però ristabilito il contatto con la navicella, la quale ha inviato una telemetria completa circa un’ora dopo il primo segnale post black out.
L’indagine Nasa ha quindi individuato la natura del malfunzionamento: nel tentativo di accedere ai dati diagnostici della radio del veicolo spaziale, il team ha inviato un comando formattato in modo improprio che ha reso la radio inutilizzabile. Il sistema di rilevamento dei guasti avrebbe dovuto, quindi, riavviare immediatamente la radio, ma non lo ha fatto, facendo emergere così un errore nel software di volo della navicella. Un guasto successivamente eliminato, riportando la sonda in comunicazione con la Terra.
Prevista inizialmente per il 5 luglio, l’accensione dei motori è stata effettuata con successo quindi il 7 luglio, con due giorni di ritardo. Capstone ha potuto così eseguire una manovra di 11 minuti con cui ha cambiato la sua velocità di circa 72 km/h, come previsto. Questa è la prima di una serie di manovre che verranno effettuate nei prossimi mesi per indirizzare con maggiore precisione l’orbita di trasferimento di Capstone verso la Luna.
Lanciato come apripista sperimentale per il programma lunare Artemis di Nasa, la meta di Capstone, ora a circa 289.000 miglia dalla Terra, è la Near-Rectilinear Halo Orbit (Nrho), un’orbita altamente ellittica che porterà la sonda a 1.600 chilometri dal Polo Nord della Luna e a poco più di 7.000 chilometri dal Polo Sud, nel suo punto più lontano. Ritenuta altamente stabile, la Nrho è la stessa orbita prevista per il Lunar Gateway, la stazione orbitante lunare per la futura esplorazione umana verso cui Artemis è finalizzata.
Progetto Nasa ma con una gestione della missione affidata alla società Advanced Space, Capstone sarà il primo veicolo in assoluto a occupare l’orbita Nrho, che raggiungerà il 13 novembre e lungo la quale dovrà trascorrere almeno sei mesi: durante questo periodo invierà informazioni ai pianificatori della missione per verificarne la presunta stabilità. La perdita di contatto con la Terra avvenuta con Capstone è molto emblematica per la missione, dato che due dimostrazioni tecnologiche ospitate sulla sonda Nasa potrebbero consentire ai futuri veicoli spaziali di navigare vicino alla Luna senza la necessità di un monitoraggio dalla Terra.
Una frontiera ancora distante verso la quale, però, si muoverà la prossima manovra di correzione della traiettoria di Capstone, prevista ora per sabato 9 luglio.
Immagine in evidenza: illustrazione della sonda Nasa Capstone (Cislunar Autonomous Positioning System Technology Operations and Navigation Experiment). Crediti: Nasa