Ha una forma curvilinea che ricorda vagamente una ‘S’ ed è attraversata da sottili filamenti di polveri scure: si tratta di Ngc 3718, un’inedita galassia a spirale che si trova a circa 52 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione dell’Orsa Maggiore.
Un soggetto decisamente interessante che Hubble non si è fatto sfuggire: lo storico telescopio Nasa-Esa ha immortalato Ngc 3718 nell’infrarosso e nel visibile nell’ambito di uno studio dedicato alle regioni centrali delle galassie a forma di disco che presentano significativi rigonfiamenti. La ricerca è stata mirata ad approfondire la relazione tra la massa dei buchi neri supermassicci e le proprietà dei rigonfiamenti galattici.
Il close-up realizzato da Hubble mostra in dettaglio l’andamento sinuoso delle polveri che si dipartono dal ‘cuore’ della galassia e formano una curva nel gas circostante, anch’esso contorto.
Il nucleo di Ngc 3718 è molto difficile da osservare sia nel visibile che nell’ultravioletto perché il flusso di polveri costituisce una barriera per queste lunghezze d’onda; ma non sfugge all’infrarosso che riesce a farsi largo tra le cortine polverose. La galassia, nota anche come Arp 214, avrebbe assunto questa forma così insolita a causa dell’interazione gravitazionale con Ngc 3729, una sua vicina a spirale che si trova all’incirca a 150mila anni luce di distanza.
Infine, tra i segni distintivi di Ngc 3718 figurano – secondo gli studiosi – anche una striscia rossastra dove si verificano fenomeni di formazione stellare e un filamento di polveri scure; entrambi sarebbero dovuti all’interazione con la vicina.
In alto: il close-up di Ngc 3718 (Crediti: Nasa, Esa, e L. Ho-Peking University)