SONDA ESA/Una serie di dati ricavati dalle ultime osservazioni della sonda Esa hanno contribuito all’individuazione di un raro fenomeno
Fulvia Croci17 maggio 2018
Herschel ha colto un raro fenomeno collegato alla morte di una stella durante una delle sue passate osservazioni. Si tratta di un’insolita emissione laser proveniente dalla Nebulosa Formica, che suggerisce la presenza di un sistema a doppia stella nascosto al suo interno. Quando stelle di tipologia e dimensioni simili al nostro Sole si avvicinano alla fine della loro vita, si trasformano in nane bianche dense. Durante questo processo, si liberano degli strati esterni composti da gas e polveri creando un caleidoscopio di disegni intricati, noto come nebulosa planetaria. La Nebulosa era stata osservata e classificata nel 1920 dall’astronomo Donald Menzel con il nome di Menzel 3: lo scienziato è stato uno dei primi ad affermare che in certe condizioni l’amplificazione della luce naturale potrebbe verificarsi nelle nebulose gassose mediante emissione stimolata di radiazioni.
«Quando osserviamo Menzel 3 vediamo una struttura incredibilmente complessa composta da gas ionizzato, ma non possiamo vedere l’oggetto nel suo centro che produce questo fenomeno – dice Isabel Aleman, autrice principale di un articolo che descrive i nuovi risultati – Tuttavia, grazie alla sensibilità e all’ampia gamma di lunghezze d’onda dell’osservatorio di Herschel, abbiamo rilevato un tipo molto raro di emissione chiamata emissione laser della linea di ricombinazione dell’idrogeno, che ha fornito un modo per rivelare la struttura della nebulosa e le condizioni fisiche». Questo tipo di emissione laser richiede che il gas sia molto denso e si trovi nelle vicinanze della stella. Il confronto tra le osservazioni di Herschel e i modelli sviluppati in precedenza ha evidenziato che la densità del gas emettitore laser è circa diecimila volte superiore a quella del gas osservato nelle tipiche nebulose planetarie e nei lobi della stessa Nebulosa Formica.
Secondo il parere degli autori dello studio, il gas può trovarsi in prossimità della stella solo se si trova intorno a un disco, rilevato nelle ultime osservazioni. Il disco è situato al centro della nebulosa e il suo orientamento aiuta ad amplificare il segnale laser. La presenza del disco inoltre, suggerisce l’esistenza di una stella compagna della nana bianca. Gli astronomi non hanno ancora avuto occasione di osservare la seconda stella, ma ritengono che la massa della compagna morente venga espulsa e poi catturata dalla stella centrale della nebulosa planetaria originale, fenomeno che porta alla formazione del disco che genera l’emissione laser. La rara emissione laser individuata da Herschel è stata individuata solo in una manciata di oggetti in precedenza e la scoperta promette di fare da apripista ad altre rivelazioni in questo settore dell’astronomia.