Nelle “camere bianche” del Jpl (Jet Propulsion Laboratory) sono iniziate le operazioni di assemblaggio di Europa Clipper, sonda della Nasa che sarà lanciata nell’ottobre 2024 dal Jfk Space Center di Cape Canaveral, in Florida (Usa) e che avrà l’obbiettivo di studiare Europa, uno dei numerosi satelliti naturali di Giove.

Insieme al Jpl, ai lavori di assemblaggio stanno collaborando Caltech (California Institute of Technology), Apl (The Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory), e il Goddard Space Flight Center della Nasa; terminati i lavori, il corpo principale di Europa Clipper raggiungerà un’altezza di 3 metri, sarà dotato di un’antenna ad alto guadagno larga 3 metri, nonché di pannelli solari (lunghi quanto un campo da basket) che serviranno ad alimentare la sonda durante il suo lungo viaggio.

Inoltre, una volta che tutte le componenti di Europa Clipper saranno assemblate, la sonda sarà sottoposta ad una serie di stress test che simuleranno l’ambiente ostile dello spazio unitamente alla forza gravitazionale di Giove.

Gli ingegneri del Jpl auspicano che entro la fine dell’anno si possa completare il montaggio della maggior parte dell’hardware di volo, oltreché di una consistente suite di strumentazione scientifica.

L’interesse per Europa non è nuovo: i dati raccolti nel corso della missione della sonda Galileo (1989 – 2003) avevano infatti rilevato la presenza di acqua. Più precisamente, si ritenne che la luna gioviana potesse ospitare un oceano interno con il doppio della quantità di acqua oceanica della Terra.

Sulla scorta di quanto detto, Europa Clipper eseguirà delle orbite attorno a Giove, in maniera da poter compiere anche dei voli ravvicinati ad Europa; così facendo, la sonda sarà in grado raccogliere informazioni più dettagliate sulla luna, in particolare, in merito alla composizione della sua atmosfera e della sua superfice; questi dati potranno essere agevolmente acquisiti grazie all’utilizzo di Europa-Uvs, uno spettrografo ultravioletto.

Europa Clipper non è specificatamente una missione di rilevamento della vita, ma le sue ricognizioni potrebbero confermare la presenza dell’acqua; circostanza che determinerebbe la potenziale abitabilità di Europa, dunque la sua capacità di ospitare forme di vita.

In alto: illustrazione dell’Europa Clipper
Crediti immagine: Nasa/Jpl-Caltech/Johns Hopkins Apl