Esiste un buco nero che gioca a nascondino. Si tratta del supermassiccio al centro di M77, una galassia situata nella costellazione della Balena e distante 47 milioni di anni luce da noi.

Utilizzando il Very Large Telescope Interferometer dell’Eso, un team internazionale di astronomi ha scansionato all’infrarosso il centro galattico di M77, scoprendo che il supermassiccio si nasconde in un covo galattico a forma di ciambella.
Grazie allo strumento Matisse del Vlt, l’indagine ha attraversato la polvere cosmica rilevando le diverse temperature dell’anello. Così, oltre al quadro dettagliato del nascondiglio si è determinata anche la posizione esatta del supermassiccio qui celato. I ricercatori hanno scoperto che l’anello di polvere è più denso nel suo bordo interno e, inoltre, che il buco nero è posizionato al centro della ciambella. 

Pubblicata su Nature, la ricerca mostra per la prima volta la capacità di un anello di polvere di occultare in modo determinante un buco nero, fornendo così una prova sostanziale a supporto del modello unificato dei nuclei galattici attiviQuesti oggetti enigmatici sono situati nel centro di alcune galassie. Fonti estremamente luminose alimentate da buchi neri supermassicci, tuttavia, nel tempo ne sono stati osservati diversi tipi: dai più brillanti ai meno luminosi.  

Il modello unificato dei nuclei galattici attivi, teoria proposta 30 anni fa, spiega la variabilità del loro aspetto in base all’orientamento con cui dalla Terra osserviamo il buco nero e l’anello che lo circonda. Questa teoria non è però completamente condivisa; finora si dubitava che l’anello di polvere potesse nascondere in modo determinante un buco nero, facendo brillare solo lievemente il nucleo galattico attivo. 

Il nascondino cosmico ora svelato dalla recente ricerca rappresenta così un passo fondamentale nella comprensione del funzionamento dei nuclei galattici attivi.

 

Immagine: Il punto nero mostra la posizione più probabile del buco nero, mentre le due ellissi mostrano l’estensione, vista in proiezione, dello spesso anello di polvere interno (tratteggiato) e del disco di polvere esteso. (crediti: ESO/Jaffe, Gámez-Rosas et al.)