L’Europa è stata la grande assente nella corsa marziana che ha visto tre navicelle affollare l’orbita del pianeta rosso nel mese di febbraio. Nei piani iniziali, insieme a Hope degli Emirati Arabi Uniti, Tianwen-1 della Cina e Perseverance degli Stati Uniti avrebbe dovuto sfilare anche ExoMars dell’Esa, ma poi il lancio della sonda europea è stato rinviato al 2022.
Non è mancato però il contributo del vecchio continente allo spettacolare landing di Perseverance. La sonda Tgo dell’Esa, prima parte della missione ExoMars, ha immortalato dall’alto il punto di atterraggio del rover della Nasa, fornendo utili dati. E intanto l’Agenzia spaziale europea sta lavorando senza sosta per completare i test sulla navicella in partenza tra un anno e mezzo, e ha realizzato proprio in queste settimane due importanti traguardi.
Negli stabilimenti di Thales Alenia Space a Cannes, in Francia, è stato effettuato con successo un test di bilanciamento dinamico del modulo di discesa di ExoMars. Questa prova, in cui il veicolo viene trattato come una gigante trottola, serve a garantire il perfetto mantenimento dell’equilibrio durante la delicata fase di ingresso nell’atmosfera di Marte.
Nel frattempo, al Rocc di Torino, il team di missione ha completato un importante test su una replica di Rosalind Frankin, il primo rover europeo che tenterà la discesa sul mondo rosso. In questo test la copia di Rosalind è stata pilotata a distanza come se si trovasse sulla superficie marziana, verificando anche il funzionamento del trapano italiano che sarà utilizzato per perforare il suolo fino a due metri di profondità alla ricerca di tracce di vita.
Il passo successivo sarà un nuovo test sui paracadute del rover, dopo il successo dell’ultimo test di caduta ad alta quota lo scorso novembre. Le prove generali per Marte continueranno dunque nei prossimi mesi, in modo da intercettare la nuova finestra di lancio prevista dal 20 settembre all’1 ottobre 2022 e portare finalmente anche l’Europa sulla superficie del mondo rosso.