Un team internazionale di astronomi ha studiato un’emissione ad altissima energia (Vhe)  proveniente dalla radiogalassia Messier 87 (M87). Lo studio, condotto dal  National Institute of Astrophysics, Optics and Electronics di Puebla, in Messico è stato pubblicato  su arXiv.org.  

La ricerca potrebbe migliorare la comprensione della serie di fenomeni che hanno contribuito a generare questo tipo di emissione. Le radiogalassie emettono enormi quantità di onde radio dai loro nuclei centrali. I buchi neri  situati al loro centro accumulano gas e polvere, generando getti ad alta energia visibili nelle lunghezze radio, che accelerano le particelle caricate elettricamente ad alta velocità.

Situata a circa 53,5 milioni di anni luce di distanza, Messier 87 è la galassia dominante  al centro dell’ammasso della Vergine. È classificata come una radiogalassia gigante Fanaroff-Riley I, ha un diametro di circa 980.000 anni luce e la sua massa dinamica è stimata in circa 15 trilioni di masse solari. Una delle peculiarità che la contraddistingue è il suo getto prominente, composto da strutture complesse e variabili. 

«L’obiettivo principale di questo lavoro – si legge nello studio –  è confrontare l’emissione Vhe di M87 osservata dai telescopi Imaging Air Cherenkov nel corso di periodo specifici con l’emissione quiescente/media a lungo termine fornita dall’osservazione continua dell’osservatorio High Altitude Water Cherenkov (Hawc) dal 2014 al 2019. Abbiamo utilizzato un modello lepto-adronico, che combina emissioni Synchrotron Self Compton e scenari foto-adronici, per spiegare questo fenomeno».

I risultati mostrano che il modello lepto-adronico è in grado di spiegare l’emissione Vhe rilevata dall’osservatorio Hawc e da altre strutture. Il modello può spiegare i cosiddetti brillamenti orfani di questa galassia, che vengono rilevati solo nelle bande Vhe. Questi ultimi sarebbero prodotti da cambiamenti nella distribuzione dell’energia dei protoni.

I ricercatori hanno anche stimato l’indice di distribuzione dell’energia dei protoni con i quattro set di dati Vhe. Questo parametro è risultato essere a un livello pari a 2,8. Il risultato è coerente con uno studio condotto nel 2016 in cui è stato utilizzato un modello lepto-adronico simile.

Gli astronomi confermano che sarà necessario un ulteriore monitoraggio di M87 con Hawc per indagare in modo più approfondito l’origine della violenta emissione. Secondo il parere degli scienziati migliorare la conoscenza di questo fenomeno potrebbe svelarci di più sulle proprietà di queste galassie. 

 

Crediti foto: La radiogalassia M87 osservata dal Very Large Telescope dell’Eso