I pianeti vagabondi o ‘canaglia’, corpi celesti non legati gravitazionalmente a nessuna stella, sono generalmente difficili da scovare. Ora uno studio, realizzato grazie ai dati di alcuni telescopi dell’Eso e del satellite Gaia dell’Esa, ha individuato nuovi pianeti canaglia con masse paragonabili a quelle di Giove. Questi mondi solitari sono situati in una regione di formazione stellare vicina al nostro Sole, nelle costellazioni dello Scorpione Superiore e dell’Ofiuco.
Un’operazione così complessa è stata possibile grazie alla condivisione dei dati raccolti dai telescopi, decine di migliaia di immagini ad ampio campo messe insieme nel corso degli ultimi 20 anni. Secondo quanto emerge dalla ricerca, potrebbero essere migliaia i pianeti canaglia ancora da scoprire. Questi corpi celesti potrebbero fluttuare nella Via Lattea privi di una stella madre e studiandoli gli astronomi possono cercare di saperne di più sulla loro natura.
Alcuni scienziati ritengono che i pianeti vagabondi possano formarsi dal collasso di una nube di gas troppo piccola per portare alla formazione di una stella o che potrebbero essere stati espulsi dal loro sistema genitore. Al momento, si tratta solo di ipotesi, poiché il meccanismo di formazione che si cela dietro questi misteriosi oggetti è ancora sconosciuto.
Credit foto: Eso, rappresentazione artistica di un pianeta vagabondo nella Costellazione dell’Ofiuco