Zhurong chiama Mars Express. La sonda Esa e il rover cinese hanno effettuato una serie di test sperimentali di comunicazione nel corso del mese di novembre. I lander e i rover in orbita e sul suolo marziano raccolgono dati che aiutano gli scienziati a rispondere a domande fondamentali su geologia, atmosfera, ambiente superficiale e ricerca di tracce di vita presente o passata. Per portare queste informazioni sulla Terra i rover trasmettono prima i dati alle sonde in orbita attorno a Marte. Questi orbiter usano poi i loro trasmettitori molto più grandi e potenti per inviare i dati fino a noi.

«Normalmente, un orbiter come Mars Express invia prima un segnale di ‘saluto’ al rover – afferma James Godfrey, Mars Express Spacecraft Operations Manager – il rover quindi invia una risposta per dare il via a comunicazioni stabili e inizia lo scambio bidirezionale di informazioni. Tutto questo si basa sulla compatibilità del sistema radio del rover con quello dell’orbiter».

Dato che Mars Express trasmette il suo segnale di saluto utilizzando frequenze di comunicazione diverse da quelle ricevute da Zhurong, la comunicazione bidirezionale non è possibile. Ma nell’altra direzione, Zhurong può trasmettere un segnale utilizzando una frequenza che Mars Express può ricevere. La radio a relè su Mars Express ha una modalità che consente questa comunicazione unidirezionale o ‘alla cieca’, in cui il mittente non può essere sicuro se il proprio segnale viene ricevuto. Fino ad ora la tecnica non era mai stata testata su una navicella spaziale.

I team delle due missioni hanno effettuato una serie di test sperimentali di comunicazione in cui Mars Express ha utilizzato questa modalità per ascoltare i segnali inviati da Zhurong. Gli esperimenti sono culminati in un test svolto positivamente il 20 novembre. «Mars Express ha ricevuto con successo i segnali inviati dal rover e i nostri colleghi del team di Zhurong hanno confermato che tutti i dati arrivati ​​sulla Terra sono di buona qualità – afferma Gerhard Billig dell’Esa – non vediamo l’ora di effettuare ulteriori test in futuro per continuare a sperimentare e migliorare ulteriormente questo metodo di comunicazione tra le missioni spaziali».

I dati trasmessi da Mars Express sono arrivati ​​sulla Terra al centro operativo spaziale Esoc dell’Esa a Darmstadt, in Germania, tramite antenne di comunicazione nello spazio profondo. Da lì, questi dati sono stati trasmessi al team di Zhurong presso il Beijing Aerospace Flight Control Center, che ha confermato il successo della prova. 

Mars Express è una missione sviluppata con un importante contributo italiano. Tra i dispositivi a bordo della sonda, l’Asi ha fornito due strumenti con principal investigator italiani: lo spettrometro di Fourier Pfs per lo studio dell’atmosfera e il radar subsuperficiale Marsis (Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Sounding), realizzato con il contributo della Nasa.