Dura condanna dell’amministratore della NASA Bill Nelson del test russo anti-satellite russo avvenuto il 15 novembre e che, a parere della Nasa, avrebbe messo la Stazione spaziale internazionale a rischio di collisione con i detriti risultanti.
Poco prima delle 9 italiane di lunedì mattina, i sette componenti l’attuale equipaggio della Iss sono stati svegliati ordinando loro di rifugiarsi nelle navicelle per il rientro, la soyuz e la crew dragon, per ragioni di sicurezza mentre il laboratorio orbitante attraversava un campo di detriti spaziali che sarebbero stati provocati dal missile anti-satellite ad ascesa diretta (DA-ASAT) scontratosi con un satellite russo in disuso.
«A causa dei detriti generati dal distruttivo test russo anti-satellite (ASAT), gli astronauti e i cosmonauti della Iss hanno dovuto intraprendere procedure di emergenza per la sicurezza», è quanto affermato da Nelson in una dichiarazione della NASA. «Sono indignato per questa azione irresponsabile e destabilizzante. Con la sua lunga e leggendaria storia di voli spaziali umani, è impensabile che la Russia metta in pericolo non solo gli astronauti partner americani e internazionali sulla ISS, ma anche i propri cosmonauti».
Oltre alle sette persone che attualmente vivono e lavorano presso la Stazione Spaziale Internazionale — due cosmonauti russi, tre astronauti della NASA, un astronauta dell’Agenzia spaziale europea (ESA) di nazionalità tedesca e un astronauta della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA), bisogna considerare anche i tre membri dell’equipaggio a bordo della nave cinese Stazione spaziale di Tiangong.
Il test anti-satellite avrebbe creato più di 1.500 pezzi di detriti spaziali tracciabili e centinaia di migliaia di detriti più piccoli e non rilevabili nell’orbita terrestre bassa, ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti Ned Price durante una conferenza stampa. «Quei detriti non solo minacciano la sicurezza degli equipaggi della stazione spaziale, ma potrebbero anche danneggiare o distruggere i satelliti nell’orbita terrestre in caso di collisione, aumentando così la quantità di spazzatura spaziale che i satelliti e altre missioni spaziali dovranno evitare in futuro».
«Tutte le nazioni hanno la responsabilità di prevenire la creazione intenzionale di detriti spaziali dagli ASAT e di promuovere un ambiente spaziale sicuro e sostenibile», ha affermato Nelson. «La NASA continuerà a monitorare i detriti nei prossimi giorni e oltre per garantire la sicurezza del nostro equipaggio in orbita».
Prima del lancio le autorità russe avevano diffuso un avvertimento chiedendo di mantenere libero lo spazio aereo intorno all’area di lancio di Plesetsk, nell’oblast di Arcangelo, circa 800 chilometri a nord di Mosca. Il test sarebbe stato eseguito in concomitanza con il passaggio di Kosmos-1408, un vecchio satellite spia russo da tempo inutilizzato, lanciato nel 1982 e con una massa di quasi 2 tonnellate.