Di Giuseppina Piccirilli
Si alza il sipario sull’edizione 2019 del Global Space Congress ad Abu Dahbi, il meeting biennale che l’Agenzia spaziale degli Emirati Arabi Uniti organizza nel Golfo Persico.
Tra gli eventi di apertura, un incontro dedicato alle potenzialità legate alla realizzazione di un programma spaziale globale. Ne hanno discusso i vertici delle principali agenzie mondiali, tra le quali quella del Regno Unito, quella francese, canadese, russa ed emiratina. Per l’ASI ha presenziato il Commissario Straordinario Piero Benvenuti e a dar voce a livello mondiale è stata Simonetta Di Pippo, Direttore dell’UNOOSA, l’ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio.
Il fulcro della giornata per l’ASI è stato l’incontro bilaterale al vertice tra le delegazioni delle agenzie italiana e degli Emirati Arabi, guidate dal professor Benvenuti e da Belhoul Al Falasi. I due enti sono già legati da un Memorandum of Understanding sottoscritto del 2016, un’intesa che oggi è stata rafforzata per una collaborazione su diversi progetti concreti.
Marte e la sua prossima esplorazione al primo posto. L’agenzia degli emirati ha tra i suoi programmi quello di una prossima missione al Pianeta Rosso e per questo l’ASI ha messo a disposizione tutte le competenze italiane in questo campo. La prossima missione ExoMars dell’ESA sarà obiettivo di studio e di scambio tra i due enti: in particolare, l’ASI ha dato la disponibilità agli Emirati di poter formare e addestrare proprio personale in quello che sarà il centro di controllo del rover (ROCC) di ExoMars presente a Torino in Altec.
Anche la realizzazione di un simulatore di realtà virtuale per il relativo training è stato al centro dell’incontro. Lo sviluppo del sistema prevede il coinvolgimento di Thales Alenia Space Italia. Detriti spaziali e voli suborbitali gli altri temi discussi dalla delegazione. La collaborazione con i colleghi degli Emirati punta alla realizzazione di un network più ampio per osservare sia i detriti che i NEO (Near Earth Objects), con una potenziale sinergia con il telescopio europeo Fly-Eye, che sarà istallato a breve in Sicilia.
Sul tappeto anche un confronto esplorativo sui voli sub-orbitali e una possibile collaborazione tra lo spazioporto italiano di Grottaglie con uno basato negli Emirati Arabi. Con il supporto dell’ASI, le aziende italiane coinvolte, particolarmente Altec e Sitael, potranno ampliare le proprie possibilità di sviluppo di servizi e programmi.
“Anche In questa occasione abbiamo dimostrato come le Agenzie fungano da veri e propri facilitatori – ha sottolineato il Commissario Straordinario dell’ASI, Piero Benvenuti – Abbiamo seminato molto, promuovendo ciò che i protagonisti del nostro comparto nazionale hanno a cuore e ora auspichiamo un ampio raccolto. Il nostro Paese ha una posizione preminente in campo internazionale e dobbiamo lavorare tutti insieme per mantenere il nostro ruolo. Scientificamente e industrialmente abbiamo davvero pochi competitori. Questi incontri sono soprattutto un’occasione per mettere ancora più in mostra ciò che siamo in grado di offrire come sistema”.
La prima giornata generale del Congresso si è, inoltre, caratterizzata dall’annuncio della creazione della Carta del Gruppo Arabo per la Collaborazione Spaziale firmata da 11 Stati arabi, tra cui Arabia Saudita, Marocco e Algeria. La notizia è stata presentata dal premier degli Emirati nonché emiro di Dubai, Mohammed bin Rashid al-Maktoum, che ha ricordato che il primo progetto del gruppo panarabo sarà un satellite su cui lavoreranno gli scienziati arabi direttamente negli Emirati Arabi. Il satellite si occuperà di monitorare i cambiamenti climatici.