Gli astronomi, impegnati nella ricerca che indaga la formazione dei pianeti, si sono concentrati sull’abbondanza di elementi che ne costituiscono l’atmosfera.

In uno studio, pubblicato sulla rivista Nature, gli scienziati hanno utilizzato un potente spettrometro a infrarossi, l’Immersion GRating INfrared Spectrometer (Igrins) dell’Osservatorio Gemini South in Cile. Lo strumento, che ha rilevato l’emissione termica del pianeta gioviano caldo Wasp-77Ab, ha misurato i rapporti di abbondanza carbonio-idrogeno (C/H) e ossigeno-idrogeno (O/H) nella sua atmosfera. Il gigante gassoso, poco più grande di Giove e con quasi il doppio della massa, si trova a 344 anni luce nella costellazione della Balena; una volta ogni 1,36 giorni orbita intorno a una stella gialla, Wasp-77, dalla temperatura superficiale simile al Sole.

«Wasp-77Ab è un tipo di esopianeta chiamato ‘Gioviano caldo’ poiché simile a Giove del nostro Sistema Solare, ma con una temperatura superiore a 1.093 gradi Celsius» ha spiegato Michael Line dell’Arizona State University che ha guidato lo studio insieme al suo team. La caratteristica dei gioviani caldi è che hanno un’orbita molto vicina alla loro stella: per questo motivo il periodo di rivoluzione è così breve e la loro temperatura così elevata.

«A causa delle loro dimensioni e temperature, i gioviani caldi sono eccellenti laboratori per misurare i gas atmosferici e testare le nostre teorie sulla formazione dei pianeti» ha detto Line. Il gruppo di lavoro ha misurato la quantità di carbonio e di ossigeno presenti nell’atmosfera. I risultati, seppur non abbiano sorpreso, hanno segnato un nuovo punto di partenza nella ricerca. I gas hanno una concentrazione simile a quelli della stella madre e i dati dell’esperimento coincidono perfettamente con i modelli postulati.

«Questo lavoro rappresenta una dimostrazione pionieristica del modo in cui infine, misureremo i gas di biofirma come l’ossigeno e il metano (composto di carbonio e idrogeno) in mondi potenzialmente abitabili in un futuro non troppo lontano» hanno concluso gli studiosi.

 

Immagine in apertura: Immagine artistica di dieci pianeti gioviani caldi studiati con i telescopi spaziali Hubble e Spitzer.  Crediti: Nasa/Esa