L’album fotografico di Perseverance si arricchisce di particolari inediti. È il caso dell’immagine delle creste di ‘South Séítah‘ del cratere Jezero di Marte.

Una panoramica dall’alto che fornisce dettagli per l’esplorazione geologica, tra gli obiettivi scientifici principali della missione.

«Questo panorama è spettacolare perché ti senti come se fossi lì. Mostra non solo l’incredibile scala dell’area, ma anche tutte le possibilità di esplorazione che South Séítah può offrire. Rivela dettagli di affioramenti rocciosi e creste, ciascuno apparentemente migliore dell’altro. Se questo non è il sogno di qualsiasi geologo, ci siamo abbastanza vicini» commenta Jorge Núñez, astrobiologo e scienziato planetario che lavora nel team scientifico del rover Perseverance della Nasa.

Composto di 84 singole immagini, il mosaico è stato ripreso il 12 settembre (il 201° giorno marziano della missione) da parte del sistema di telecamere MastCam-Z. Il rover era parcheggiato su una sopraelevata che affaccia appena fuori dal suo punto di ingresso in South Séítah. Perseverance aveva appena completato un record di percorso di 175 metri. Il mosaico è stato ripreso al massimo ingrandimento e allungato per consentire la visibilità a occhio nudo delle sottili differenze di colore nelle rocce e nel suolo.

A sinistra del centro e a metà dell’immagine ci sono gli affioramenti rocciosi più scuri della cresta soprannominata ‘Faillefeu‘, dal nome di un’abbazia medievale nelle Alpi francesi.

La stratificazione inclinata delle molteplici rocce di Faillefeu suggerisce la possibilità di un’attività tettonica. Caratteristiche simili, insieme ad altri dettagli geologici, erano visibili su un’altra cresta che il team scientifico della missione ha deciso di esplorare. Si tratta del ‘Martre Ridge‘ (dal nome di un comune nel sud-est della Francia) che presenta interessanti dettagli, come Faillefeu, ma è tre volte più grande. Contiene non solo rocce piatte basse vicino alla base della cresta, ma anche affioramenti rocciosi con strati sottili alla base e massicci caprock vicino e alla sommità della cresta. I caprock di solito sono fatti di materiale più duro e resistente di quelli impilati sotto di loro, suggerendo potenziali differenze nel modo in cui il materiale è stato depositato.

Altro dettaglio di particolare interesse per il team di scienziati della missione Perseverance è che si può anche vedere il percorso che il rover ha ripreso mentre si dirigeva verso South Séítah, aggiunge Núñez.

Il picco di ‘Santa Cruz’ che si vede in lontananza non sarà invece oggetto di meta, perché troppo lontano dal percorso definito. L’obiettivo principale della missione resta infatti l’astrobiologia marziana, e a tal proposito il cratere Jezero sembra il luogo più adatto per andare alla ricerca di segni di antica vita microbica.

Solo le prossime missioni della Nasa, in collaborazione con l’Esa, potranno confermare queste prime suggestioni, quando verranno inviati veicoli spaziali su Marte per raccogliere alcuni campioni sigillati dalla superficie marziana che faranno ritorno sulla Terra per un’analisi approfondita. La missione Mars 2020 Perseverance fa parte del programma  Moon to Mars della Nasa, che include le  missioni Artemis sulla Luna che aiuteranno a prepararsi per l’esplorazione umana del pianeta rosso.

Questa immagine  indica la posizione di diverse siti geologici visibili in un mosaico.
Crediti: NASA/JPL-Caltech/ASU/MSSS

 

In apertura il rover Perseverance. Crediti: Nasa