La grande attesa per il lancio del James Webb Space Telescope si riduce ormai a pochi mesi. Con i test conclusivi svolti presso le strutture della Northrop Grumman in California -Stati Uniti- il team della Nasa avvia la fase delicata di procedure per il viaggio in sicurezza. I tecnici di controllo della contaminazione, gli ingegneri dei trasporti e le task force logistiche di Webb sono al lavoro per  gestire il compito unico e delicato di trasportarlo  in nave, attraverso il Canale di Panama, fino alla base di lancio europea di Kourou, in Guyana francese, sulla costa nord-orientale del Sud America. I preparativi per la spedizione si concluderanno entro settembre.

Le operazioni prima del lancio sono numerose e impegnative.  Il team del Mission Operations Center (MOC) di Webb presso lo Space Telescope Science Institute (STScI) di Baltimora continuerà a controllare e ricontrollare la complessa rete di comunicazioni che questo straordinario osservatorio di scienza spaziale utilizzerà nello spazio.

Una volta arrivato a Kourou, i diversi team preposti alle operazioni di lancio prepareranno e configureranno l’osservatorio per il volo. D’obbligo il checkout post-spedizione. Seguono le operazioni di caricamento dei serbatoi di propellente del veicolo di lancio, un razzo Ariane 5 fornito dall’ESA e si procederà a una “prova generale” due giorni prima del lancio, previsto ad oggi per il prossimo 21 ottobre, come riporta il sito dell’ESA.

Lo stadio superiore di Ariane 5 porterà Webb nello spazio entro la fine dell’anno. Dopo il lancio, Webb subirà un periodo di messa in servizio di sei mesi.  Pochi istanti dopo aver completato un viaggio di 26 minuti a bordo del veicolo di lancio Ariane 5, il veicolo spaziale si separerà dal razzo e il suo array solare si schiererà automaticamente. A separazione avvenuta, il James Webb Space Telescope (JWST) impiegherà un mese per volare verso la sua posizione orbitale prevista nello spazio a quasi un milione di miglia di distanza dalla Terra.

Da quel momento la rete di stazioni di tracciamento dell’ESA, ESTRACK, seguirà le operazioni della fase dell’orbita iniziale utilizzando la sua stazione di terra Malindi in collaborazione con la rete di stazioni della NASA.

timeline allo Spaceport europeo in Guyana francese

Timeline allo Spaceport europeo in Guyana francese

L’erede di Hubble è una collaborazione tra la Nasa, l’Esa e l’Agenzia Spaziale Canadese. Si tratta di una delle più straordinarie imprese di ingegno umano. Una missione che coinvolge migliaia di scienziati, ingegneri e altri professionisti provenienti da più di 14 paesi e 29 stati, in nove diversi fusi orari. In collaborazione con i partner, l’ESA è stata responsabile dello sviluppo e della qualificazione degli adattamenti Ariane 5 per la missione Webb e per l’approvvigionamento del servizio di lancio. Inoltre ESA contribuisce allo strumento NIRSpec e a una quota del 50% dello strumento MIRI , nonché al personale per il sostegno delle operazioni di missione.

Il JWST dotato di uno specchio segmentato di 6,5 metri di diametro, dedicherà la maggior parte del suo tempo ai programmi di tipo “General Observer”, una serie di progetti proposti dalla comunità astronomica di tutto il mondo per studiare stelle e pianeti lontani, nonché galassie lontanissime, le prime ad essersi formate nella storia dell’universo. Alla guida di un terzo delle proposte selezionate vi sono ricercatori e ricercatrici di paesi membri dell’Esa e tra esse, nove hanno un principal investigator che lavora in Italia. Webb risolverà i misteri nel nostro sistema solare, guarderà oltre i mondi lontani intorno ad altre stelle e sonderà le misteriose strutture e le origini del nostro universo e il nostro posto in esso.

In apertura: il James Webb Space Telescope della NASA, assemblato e testato  ha completato il suo regime di test primari e presto inizierà i preparativi per la spedizione. Crediti: NASA/Chris Gunn