Una coppia assorta in un giro di ballo che alla fine si stringe in un abbraccio. Così danzano i due buchi neri protagonisti della simulazione che aiuterà gli astrofisici ad individuare nel futuro gli abitanti più elusivi dell’universo. Creata da ricercatori del Goddard Space Flight Center della NASA, la simulazione rappresenta il sistema binario di due buchi neri supermassicci che orbitano strettamente l’uno intorno all’altro fino a fondersi in un corpo solo.

L’unico modo per vedere e studiare questo sistema binario è attraverso le onde gravitazionali che i due buchi neri generano, oltre all’influenza sui gas circostanti nell’ambiente di fusione, uno spettacolo di luci rilevabile con telescopi convenzionali.

La simulazione fornisce agli scienziati lo scenario per identificare le caratteristiche rivelatrici del sistema così da poter distinguere le fusioni di buchi neri dagli eventi stellari. Le simulazioni sono infatti costruite su un codice che descrive i mutamenti di densità e pressione che il plasma subisce intorno a regioni a forte gravità.

Con esse, gli scienziati potrebbero essere in grado di rilevare i sistemi binari prima dell’avvio di LISA, futura missione di ESA e supportata dalla NASA, che vedrà un osservatorio di onde gravitazionali dallo spazio lanciato nel 2034. Le simulazioni saranno comunque di supporto a LISA, confermando le osservazioni fornite attraverso ulteriori rilevamenti, verificandone il funzionamento dei satelliti, oltre a permettere l’osservazione di sistemi binari per un periodo più lungo prima che il loro ballo si concluda.

 

Crediti immagine in evidenza: NASA’s Goddard Space Flight Center