Il telescopio Nicer della Nasa, installato sulla Stazione Spaziale Internazionale, ha scoperto inaspettati picchi di raggi X nelle esplosioni radio della pulsar nel cuore della Nebulosa del Granchio. La scoperta, pubblicata su Science, mostra che queste emissioni radio provenienti dalle pulsar sono molto più energetiche di quanto si pensasse in precedenza.
Le pulsar sono luminosissime stelle di neutroni che ruotano vorticosamente, fino a decine di volte al secondo. Una delle pulsar più studiate è appunto quella al centro della Nebulosa del Granchio, a circa 6.500 anni luce da noi, che gira 30 volte al secondo. Questa trottola cosmica ha un campo magnetico altrettanto vorticoso che alimenta fasci di onde radio, luce visibile, raggi X e raggi gamma. Ma emette anche esplosioni casuali chiamate emissioni radio giganti, che possono essere fino a 10 volte più forti degli altri segnali. Grazie alla sensibilità di Nicer, in grado di analizzare nel dettaglio le pulsar dalla sua posizione in orbita bassa, gli astronomi hanno dimostrato che ogni emissione radio gigante è associata anche a un incredibile aumento di raggi X.
La pulsar del Granchio può quindi essere ancora più potente di quanto immaginavamo – una caratteristica che probabilmente si estende anche ad altri oggetti simili. Secondo gli scienziati, gli inaspettati picchi di raggi X derivano dall’interazione di particelle subatomiche con il vorticoso campo magnetico della pulsar, ma i dettagli di questi processi super energetici rimangono ancora un mistero.