Ogni anno grandi quantità di particelle di polvere di stelle e asteroidi attraversano l’atmosfera terrestre e danno origine al fenomeno a cui siamo soliti dare il nome di stelle cadenti. Alcune di queste particelle sono più grandi delle altre e raggiungono il suolo sotto forma di micrometeoriti.

Curiosi di sapere a quanto ammonta la quantità di polvere aliena che si posa sulla Terra? Se lo è chiesto anche un team internazionale di scienziati del CNRS, dell’Université Paris-Saclay e del Museo Nazionale di Storia Naturale con il supporto dell’Istituto Polare francese ha studiato il fenomeno per quasi 20 anni determinando che, annualmente, sulle nostre teste piovono oltre 5.200 tonnellate di materiale, tra meteoriti e polveri interstellari.

Raccolta di micrometeoriti nelle regioni dell’Antartico centrale, presso il Dome C nel 2002. Campionamento della neve.
© Jean Duprat / Cécile Engrand / CNRS Photothèque

Per raccogliere e analizzare queste frammenti, gli scienziati hanno svolto sei spedizioni, guidate dal ricercatore del CNRS Jean Duprat, vicino alla stazione franco-italiana Concordia (Dome C), che si trova a 1.100 chilometri al largo della costa di Adélie Land, nel cuore dell’Antartide. Il Dome C è un punto di raccolta ideale a causa del basso tasso di accumulo di neve e della quasi assenza di polvere terrestre.

Queste spedizioni hanno raccolto particelle extraterrestri di dimensioni comprese tra 30 e 200 micrometri, in quantità sufficienti per misurare il loro flusso annuale, che corrisponde alla massa accumulata sulla Terra per metro quadrato all’anno.

Applicando questi risultati all’intero pianeta, il flusso annuo totale di micrometeoriti è risultato essere di 5.200 tonnellate all’anno. Si tratta della principale fonte di materia extraterrestre sul nostro pianeta, una quantità che supera di molto oggetti più grandi come i meteoriti, per i quali il flusso è inferiore a dieci tonnellate all’anno.

Un confronto del flusso di micrometeoriti con previsioni teoriche conferma che la maggior parte dei micrometeoriti proviene probabilmente da comete (80%) e il resto da asteroidi.

Si tratta di informazioni preziose per comprendere meglio il ruolo svolto da queste particelle di polvere interplanetarie nel fornire acqua e molecole carboniose alla giovane Terra.

 

In apertura: Micrografia elettronica di un micrometeorite Concordia estratto dalla neve antartica a Dome C. © Cécile Engrand / Jean Duprat