Un corpo celeste di ampie dimensioni e dalle temperature roventi: è questo l’identikit del probabile esopianeta in orbita intorno a Vega, la stella principale della costellazione della Lira e la quinta più brillante nel cielo notturno.
L’eventuale pianeta è al centro di uno studio, pubblicato su The Astronomical Journal (articolo: “A decade of radial-velocity monitoring of Vega and new limits on the presence of planets”); il saggio, curato da un gruppo di ricercatori statunitensi, è stato coordinato dal Dipartimento di Scienze Astrofisiche e Planetarie dell’Università del Colorado-Boulder.
Vega è una stella relativamente giovane, si trova a soli 25 anni luce di distanza dalla Terra e la sua massa è due volte quella del Sole. Noto sin dall’antichità, l’astro ha una lunga storia di osservazioni e studi; tuttavia, le ricerche condotte sinora per scoprire eventuali suoi esopianeti non hanno avuto esito positivo.
Gli autori del saggio non si sono dati per vinti e hanno scandagliato accuratamente i dati su Vega, raccolti in dieci anni di indagini dall’Osservatorio Fred Lawrence Whipple in Arizona. La ‘caccia all’esopianeta’ ha dato buoni frutti: nella vasta messe di informazioni (ben 1524 spettri) gli astronomi hanno colto un leggero tremolio nella velocità della stella, uno dei segnali indicativi della presenza di un corpo celeste, e hanno stimato che le possibilità di un falso positivo siano dell’1%.
L’esopianeta dovrebbe essere di tipo ‘gioviano caldo’ o ‘nettuniano caldo’, con una temperatura di superficie di oltre 2900°C dovuta ad un’orbita estremamente vicina alla stella; secondo gli studiosi, il pianeta dovrebbe compiere il ‘girotondo’ intorno a Vega in un periodo brevissimo, appena due giorni e mezzo terrestri. Questa vicinanza farebbe gonfiare il corpo celeste come un pallone e produrrebbe lo scioglimento del ferro nella sua atmosfera.
Il gruppo di lavoro intende proseguire l’attività di ricerca, focalizzandosi sull’analisi dell’intero sistema stellare per cercare la luce emessa dal pianeta bollente e avere quindi una conferma della sua esistenza.
In alto: elaborazione artistica della stella Vega (Crediti: Nasa-Jpl, Caltech).