«Dragon ovunque guardiate». Ad affermarlo è Kenny Todd, program manager della Stazione Spaziale Internazionale per la Nasa. Un’espressione un po’ iperbolica, forse, dato che il numero di ‘draghi’ – le capsule cargo utilizzate da SpaceX per il trasporto sulla Iss di merci e ora anche di astronauti – corrisponde a due unità. Due navicelle Dragon, dunque, che non si trovano ‘ovunque’ bensì entrambe in orbita bassa. E tuttavia l’entusiasmo di Todd è comprensibile: è la prima volta nella storia che l’azienda di Elon Musk avrà due veicoli agganciati alla casa spaziale. Un traguardo importante, che porta avanti il piano di Nasa e SpaceX (condiviso anche da diversi attori nel panorama spaziale) di rendere i voli nello spazio un’operazione sempre più di routine.
Il 6 dicembre, quando in Italia erano le 17.17, un razzo Falcon 9 è partito con successo dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida. A bordo un carico speciale: una capsula Dragon unmanned, che trasporta quasi 3 tonnellate di generi di necessità e nuovi materiali per gli esperimenti scientifici. Tra questi ci sono anche i cosiddetti organoidi, ‘mini organi’ destinati a migliorare le conoscenze sugli effetti sull’organismo umano della permanenza nello spazio, in vista delle future missioni verso Luna e Marte.
Fino adesso tutto è andato come previsto, compreso il recupero del primo stadio del razzo sulla piattaforma oceanica di SpaceX, pochi minuti dopo il liftoff. Il riutilizzo del vettore, ormai pratica collaudata per l’azienda statunitense, è un altro aspetto che rende i voli spaziali targati SpaceX ancora più competitivi. In questo caso il primo stadio del Falcon 9 era già al suo quarto volo – dopo un debutto d’eccezione lo scorso 30 maggio, con la missione Demo-2, primo volo con equipaggio di SpaceX.
La capsula Dragon in questo momento sta continuando il suo viaggio verso la Iss. Dovrebbe agganciarsi autonomamente al modulo Harmony alle 19.30 italiane di oggi 7 dicembre. Raggiungendo così l’altra navicella Dragon, che al momento si trova già attaccata alla casa spaziale. Lo scorso 16 novembre infatti Nasa e SpaceX hanno lanciato l’equipaggio della Crew-1, composto da Michael Hopkins, Victor Glover e Shannon Walker della Nasa e da Soichi Noguchi della Jaxa. La capsula Dragon che ha trasportato gli astronauti si è agganciata alla stazione quando in Italia erano le 5 del mattino del 17 novembre, e lì è rimasta in attesa di riportare l’equipaggio a casa, tra circa 6 mesi.
«Sarà la prima volta che ci saranno due Dragon sulla stazione spaziale contemporaneamente – ribadisce Sarah Walker, mission director per SpaceX del programma Dragon – e si inaugura davvero una stagione di presenza continua dei Dragon nel prossimo futuro, almeno fino alla fine del 2021».