Una nuova teoria sulla magnetizzazione della crosta lunare potrebbe smentire la precedente ritenuta attendibile finora. Lo afferma uno studio della Curtin University pubblicato su Science Advances.

«Ci sono due ipotesi associate alla magnetizzazione della crosta lunare  – dice Katarina Miljkovic autrice della ricerca – secondo la prima, la magnetizzazione sarebbe il risultato di un’antica dinamo nel nucleo della Luna mentre la seconda ipotizza che il fenomeno sarebbe il risultato di un’amplificazione del campo magnetico creato dagli impatti dei meteoroidi».

Lo studio smentisce la seconda teoria e afferma che il plasma provocato dall’impatto dei meteoroidi interagisce debolmente con la Luna, rispetto ai livelli di magnetizzazione effettivamente riscontrati nella crosta. Secondo gli scienziati la presenza di una dinamo centrale è l’unica fonte della magnetizzazione lunare.

Per dimostrarlo gli studiosi hanno analizzato alcune stime numeriche sulla formazione di vapore che si è verificata durante il grande bombardamento di meteoroidi sulla Luna, circa 4 miliardi di anni fa. 

I meteoroidi hanno colpito la Luna a una velocità molto elevata provocando lo spostamento e la vaporizzazione della crosta lunare. Gli astronomi hanno calcolato la massa e l’energia termica del vapore emesso durante questi impatti che è stata poi utilizzata come input per ulteriori calcoli e indagini sul comportamento del campo magnetico ambientale sulla Luna a seguito degli impatti.

Il risultato  è un’indagine molto più inclusiva delle precedenti. Nel dettaglio l’utilizzo delle simulazioni di impatto è stata cruciale  poiché ha permesso al team di esaminare scenari diversi e di confutare la teoria sull’impatto dei meteoroidi. I risultati dello studio potrebbero avere implicazioni anche per altre ricerche, in special modo per quelle che si occupano dei processi di magnetizzazione  ancora sconosciuti di altri oggetti nel Sistema Solare.

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