Una nuova analisi dei campioni provenienti dall’asteroide Bennu rivela che l’evaporazione dell’acqua ha lasciato un composto ricco di sali e minerali, permettendo agli elementi fondamentali della vita di interagire e formare strutture più complesse. Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori dello Smithsonian, grazie ai dati raccolti dalla sonda Nasa Osiris-Rex (Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification and Security-Regolith Explorer) ed è stato pubblicato sulla rivista Nature il 29 gennaio. Secondo gli scienziati, fenomeni simili potrebbero aver contribuito all’origine della vita sulla Terra.
Lo studio mostra che l’acqua su Bennu è evaporata lasciando dietro di sé minerali mai osservati in altri asteroidi, tra cui carbonati di sodio, simili alla soda naturale presente nei laghi salini terrestri. I campioni sono anche ricchi di fosforo, un elemento fondamentale per la vita, mentre risultano poveri di boro, comune nei laghi salati della Terra.
«Abbiamo ora la conferma che su Bennu gli ingredienti fondamentali della vita si combinavano in modi molto interessanti e complessi – ha dichiarato Tim McCoy, co-autore principale della ricerca – abbiamo scoperto un ulteriore passo avanti nel percorso verso la vita».
Un secondo studio, pubblicato in contemporanea il 29 gennaio sulla rivista Nature Astronomy, offre ulteriori approfondimenti sulla composizione di Bennu. Questo articolo descrive la presenza di vari amminoacidi, i mattoni delle proteine, nei campioni di Bennu. Riporta, inoltre, la scoperta delle cinque basi azotate che compongono Rna e Dna, alcune delle quali non erano mai state osservate nei meteoriti caduti sulla Terra.
Queste scoperte dimostrano che asteroidi come Bennu potrebbero aver contribuito a rendere la Terra abitabile e che processi chimici fondamentali per la vita potrebbero verificarsi su altri corpi celesti, come Cerere o Encelado. Gli scienziati continueranno ad analizzare i campioni dell’asteroide per approfondire il legame tra chimica extraterrestre e origine della vita.
Foto in apertura: Immagini al microscopio elettronico a scansione del carbonato di sodio idrato rinvenuto nei campioni di Bennu. Crediti: Rob Wardell, Tim Gooding, Tim McCoy, Smithsonian.