Siamo davvero soli in questo universo? Sebbene siano stati trovati molti pianeti simili alla Terra, non è stata mai riscontrata nessuna prova di vita, forse perché continuiamo a cercare tracce aliene uguali a quelle terrestri. È invece possibile che la vita aliena sia così diversa dalla nostra e così lontana da quella che ci aspetteremmo di trovare, da rimanere celata alle nostre osservazioni. Questo il pensiero da cui è partito un gruppo di scienziati che ha speculato sulla possibilità della vita nelle stelle di neutroni. 

Lo studio propone una forma di vita nucleare e suggerisce, sebbene senza prove tangibili, che possano esistere stringhe cosmiche e monopoli magnetici. Le stringhe cosmiche sarebbero delle ipotetiche fessure formatesi nell’universo primordiale, durante la fase di creazione della materia. I monopoli magnetici, invece, sarebbero particelle con un solo polo magnetico, diverse da tutte le particelle magnetiche finora conosciute. 

Gli studiosi hanno ipotizzato che il seme della vita nucleare potrebbe svilupparsi se i monopoli si raggruppassero lungo le stringhe, catturate a loro volta dalla gravità delle stelle. In un movimento turbolento e agitato all’interno del nucleo, le stringhe si aggroviglierebbero in modo tale da codificare e replicare le informazioni innescando la nascita della vita nucleare. Questa vita nata nel nucleo della stella consumerebbe gran parte della sua energia, accelerando il processo di raffreddamento della stella stessa più velocemente di quanto prevedano i modelli stellari.

Per adesso tutto questo rimane una speculazione, non ci sono infatti prove a sostegno della vita nucleare, ma apre un nuovo modo di osservare e di cercare vite aliene diverse da ciò che conosciamo. 

Immagine in evidenza: superficie di una stella di neutroni. Nasa, Nicer, Ci Lab di Gsfc