LUNAR ORBITAL PLATFORM GATEWAY/Attraverso una partnership tra pubblico e privato, l’agenzia americana mira a sviluppare il modulo propulsivo della stazione spaziale cislunare entro il 2022

Ilaria Marciano 4 giugno 2018

Luna avanti tutta. Continuano programmi di sviluppo dei vari elementi del Lunar Orbital Platform Gateway – la stazione spaziale cislunare. In un nuovo aggiornamento, pubblicato su Federal Business Opportunities lo scorso 31 maggio, la Nasa ha annunciato di voler rilasciare una richiesta di sollecito per lo sviluppo del modulo propulsivo Power and Propulsion Element (Ppe) questa estate, con alcuni mesi di ritardo rispetto a quanto precedentemente pianificato. L’agenzia, però, non ha spiegato i motivi di questo ritardo ma ha previsto di presentare le proposte definitive a novembre.

Il modulo propulsivo è stato definito come l’elemento principale del Gateway: secondo quanto previsto dai progetti dell’agenzia spaziale americana, genererà energia elettrica per l’avamposto consentendo gli spostamenti attraverso lo spazio cislunare grazie a un sistema di propulsione solare elettrica, oltre alla fornitura dei servizi per le comunicazioni. L’agenzia spaziale americana ha anche sviluppato separatamente un sistema di propulsione solare elettrico da 50 kilowatt da installare sul modulo: questo apparato potrà essere sottoposto a modifiche in futuro, per adattarlo alle missioni dirette su Marte. Gli studi sul Power Propulsion Element  sono gestiti separatamente da quelli relativi allo sviluppo dei moduli abitativi da utilizzare sul Lunar Orbital Platform Gateway e da quelli per altre applicazioni commerciali.

“Siamo avvantaggiati per quanto riguarda lo sviluppo dell’elemento di propulsione in quanto si basa sul lavoro svolto con la missione precedente, la Asteroid Redirect Mission”, ha dichiarato Ron Ticker, vice direttore del programma Ppe presso la sede della Nasa. “Molte tecnologie sviluppate per conto della missione precedente sono applicabili anche al Ppe”. La Nasa prevede di sviluppare il modulo entro il 2022, attraverso una partnership tra pubblico e privato. Infatti, tra i piani dell’agenzia spaziale americana vi è quello di rilasciare un Broad Agency Announcement per assegnare uno o più contratti per una partnership per lo sviluppo del modulo.