Destinazione Marte. Il pianeta rosso è al centro della nuova corsa allo spazio, con le agenzie spaziali che si alleano alle aziende private per inviare i primi astronauti marziani entro gli anni ’30 del 2000. Continuano intanto le missioni senza equipaggio, per studiare sempre più in dettaglio il nostro vicino planetario. Soltanto questo mese è previsto il lancio di tre missioni marziane. Si inizia il 14 luglio con Hope Mars, primo sforzo interplanetario degli Emirati Arabi. A seguire il 23 luglio la missione cinese Tianwen-1, mentre il 30 luglio sarà la volta del rover Perseverance della Nasa.
Ma se Marte è considerato il passaggio più logico dopo la Luna, c’è chi sostiene la possibilità di fare un pit stop tra il nostro e il pianeta rosso. Visitando addirittura un altro mondo: Venere. È la proposta di un team di scienziati della Johns Hopkins statunitense, secondo cui un flyby su Venere sulla via verso Marte potrebbe addirittura agevolare la missione marziana. Esplorando, almeno dall’alto, due mondi durante una sola missione, ma soprattutto risparmiando tempo e abbattendo i costi.
Prima di tutto un viaggio diretto Terra – Marte richiede l’allineamento tra i due pianeti, cosa che avviene ogni 26 mesi circa. Mentre immaginando di fare tappa su Venere ci sarebbe un’occasione propizia per il lancio ogni 19 mesi. In base a questa proposta, inoltre, un veicolo spaziale in rotta verso Marte potrebbe avvicinarsi a Venere sfruttando la gravità del pianeta per aggiustare la rotta. Questo permetterebbe di diminuire sensibilmente la quantità di energia necessaria per il viaggio, risparmiando peso e carburante. E come risultato secondario ma non banale, il flyby su Venere permetterebbe di raccogliere dati morfologici e spettroscopici sull’atmosfera del pianeta da una distanza ravvicinata. Insomma imboccare la tangenziale di Venere potrebbe rendere più veloce ed economico il viaggio verso il pianeta rosso, esplorando così due mondi al prezzo di uno. Nubi permettendo.