La Nasa sembra aver trovato e fotografato il luogo dove il 19 agosto scorso è precipitata la sonda russa Luna 25.

Seguendo le coordinate di Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, che aveva pubblicato una stima del punto d’impatto, il team che segue le operazioni del Lunar Reconnaissance Orbiter (Lro) ha puntato le sue telecamere.

Il satellite, che dal 2009 tra le diverse mansioni realizza anche una mappatura della Luna ad alta risoluzione, ha permesso così di mettere a confronto l’immagine scattata il 24 agosto 2023 con una precedente dello stesso luogo che risale a giugno 2020 (qui in basso).

 

Nell’immagine più recente (qui in basso) appare un nuovo piccolo cratere vicino al punto d’impatto stimato da Roscosmos. Secondo gli esperti del Lro è più probabile che sia stato creato da Luna 25 piuttosto che dall’onda d’urto di un corpo celeste.

 

Il nuovo cratere ha un diametro di circa 10 metri e si trova a non più di 360 metri di altitudine. Il punto d’impatto si trova sul bordo interno del cratere Pontecoulant, a circa 400 chilometri dal punto di atterraggio previsto della sonda russa.

Luna 25 era partita a bordo di un Soyuz dal cosmodromo di Vostochny lo scorso 10 agosto e doveva essere la prima missione ad atterrare al polo sud lunare. Traguardo raggiunto il 23 agosto dalla sonda indiana Chandrayaan-3.

Il direttore generale di Roscosmos, Yury Borisov, ha affermato che è stata istituita una commissione per indagare sulle cause del fallimento della missione Luna 25. Intanto, sembrerebbe che all’origine dello schianto ci sia stato il funzionamento anomalo dei propulsori della sonda lunare durante la regolazione dell’orbita di pre-atterraggio: i motori hanno funzionato per 127 secondi invece degli 84 previsti

In ogni caso, secondo quanto riporta la Tass, l’agenzia di stampa ufficiale russa, il programma lunare proseguirà con i suoi “ambiziosi piani”. Commentando lo schianto di Luna 25, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ha detto: «Sappiamo tutti che il sentiero verso le stelle è pieno di difficoltà. Ma questo non è un motivo per perdere la speranza. Piuttosto, è un motivo in più per analizzare le cause del fallimento e correggerle per la prossima volta».

 

Immagine in evidenza: il luogo dell’impatto di Luna 25 – Crediti: Nasa’s Goddard Space Flight Center/Arizona State University