È stato lanciato con successo il 23 giugno dall’agenzia spaziale cinese l’ultimo dei 35 satelliti del sistema di navigazione satellitare Beidou, che va ad aggiunersi ai concorrenti Gps statunitense, il russo Glonass e l’europeo Galileo.

Il lancio, inizialmente programmato la scorsa settimana ma rimandato a causa di problemi tecnici, sancisce l’autonomia della Cina per quanto riguarda i sistemi di navigazione satellitare.

Un evento rilevante per la stessa Cina che ha trasmesso in diretta il lift off del suo Long March 3B con sottotitoli in inglese – e non comunicato solo dopo la messa in orbita del satellite come di consueto.

La rete, costata 10 miliardi di euro, oltre a fornire servizi per la navigazione permetterà anche l’osservazione e l’analisi della superficie terrestre. Quest’ultimo lancio consentirà al sistema di geolocalizzazione di fornire una copertura globale.

La costellazione è anche in grado di fornire una sincronizzazione accurata del tempo e un sistema di invio messaggi, che lo rende un sistema di comunicazione alternativo molto utile in caso di emergenza.