Ha un aspetto maestoso e scintillante, si colloca a ‘metà strada’ tra due tipologie di galassia ed è ubicata nella costellazione della Bilancia, a circa 85 milioni di anni luce dalla Terra: si tratta di Ngc 5861, galassia protagonista del nuovo scatto di Hubble. Ngc 5861, che ha un’ampiezza di circa 80mila anni luce ed è nota anche con i nomi in codice di Leda 54097 e Agc 550017, ha una struttura ‘a spirale intermedia’, secondo la classificazione delle galassie in base alla loro morfologia.
Si tratta, quindi, di un’entità che ha una forma situata tra quella di una galassia a spirale barrata (come, ad esempio, la Via Lattea) e quella di una a spirale non barrata. Nel corso degli anni, due tra le stelle di Ngc 5861 sono giunte al termine della loro vita evolutiva esplodendo come supernove: si tratta di Sn 1971d e Sn 2017erp, i cui ‘botti’ si sono verificati rispettivamente il 24 febbraio 1971 e il 13 giugno 2017.
La galassia, che presenta comunque due ampi bracci a spirale, è in buona compagnia: infatti, è il principale componente di un piccolo gruppo che comprende anche l’ellittica Ngc 5858. Hubble, che ha da poco festeggiato 30 anni di attività, ha realizzato il ritratto con la fotocamera Wfc3 (Wide Field Camera 3) nelle lunghezze d’onda dell’infrarosso e dell’ottico, impiegando quattro filtri differenti.
Ngc, Leda e Agc, sigle che ricorrono di frequente per classificare gli oggetti celesti, sono gli acronimi di alcuni cataloghi astronomici. Nello specifico, Ngc sta per New General Catalogue of Nebulae and Star Clusters, la monumentale opera pubblicata nel 1888 dall’astronomo danese Johann Dreyer, mentre Leda si riferisce a Lyon-Meudon Extragalactic Database, un catalogo realizzato nel 1983 dall’Osservatorio di Lione e poi confluito nel 2000 nel database Hypercat. Agc, infine, designa l’Arecibo General Catalog, un repertorio di galassie stilato appositamente per studi e ricerche da effettuare con il radiotelescopio di Arecibo.