È la prima nana bianca pulsante scoperta in un sistema binario ad eclissi – ovvero quello in cui due stelle, osservate dal nostro punto di vista, si eclissano a vicenda passando periodicamente l’una davanti all’altra. La scoperta potrebbe fornire per la prima volta informazioni chiave sulla struttura, l’evoluzione e la morte di stelle come il nostro Sole.
Si pensa che la maggior parte delle nane bianche sia composta principalmente da carbonio ed ossigeno, ma questa particolare nana bianca è composta prevalentemente da elio. Gli scienziati ritengono che la sua composizione sia dipesa dal suo compagno binario, che avrebbe interrotto la sua evoluzione prima che riuscisse a fondere l’elio in carbonio ed ossigeno.
Le pulsazioni di questa stella sono state scoperte attraverso la videocamera Hipercam, sviluppata dal Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Sheffield e montata sul Gran Telescopio Canarias.
Determinare di cosa è fatta una nana bianca non è semplice poiché questi oggetti hanno circa metà della massa del Sole; la loro grandezza è simile a quella della Terra ma con una gravità un milione di volte più forte: sulla superficie di una nana bianca una persona media peserebbe circa 60.000.000 kg.
La gravità fa sì che tutti gli elementi pesanti nella nana bianca fluiscano nel suo nucleo, lasciando solo gli elementi più leggeri in superficie e quindi la vera composizione rimane nascosta.
«La nana bianca pulsante che abbiamo scoperto è estremamente importante poiché possiamo usare il movimento binario e l’eclissi per misurare in modo indipendente la massa e il raggio, il che ci aiuta a determinare di cosa è fatta», ha spiegato Steven Parsons, del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Sheffield. «Ancora più interessante è aver osservato che le due stelle in questo sistema binario hanno interagito tra loro in passato, trasferendo materiale avanti e indietro. Possiamo vedere come questa evoluzione binaria abbia influenzato la struttura interna della nana bianca, qualcosa che non siamo stati in grado di fare prima per questi tipi di sistemi binari. Il prossimo passo della ricerca sarà quello di continuare ad osservare la nana bianca per registrare quante più pulsazioni possibili utilizzando la camera Hipercam e il telescopio spaziale Hubble.».
Lo studio è stato pubblicato su Nature.