Un investimento da 410 milioni di dollari quello che la Boeing è disposta ad impiegare per l’aggiunta di un volo di prova senza equipaggio per la sua Starliner Cst-100.
Dopo il mancato docking con la Iss nel corso dell’ultimo test di volo senza equipaggio, condotto a dicembre, la Nasa ha iniziato una serie di indagini per comprendere cosa sia andato storto. Un duro colpo per la Boeing, poiché in caso di esito positivo la compagnia avrebbe potuto effettuare il primo test con equipaggio già da quest’ anno.

«La missione non è andata come previsto perché abbiamo commesso un errore», ha affermato Jim Chilton, vicepresidente della Boeing Defence and Space. «Il problema del timer di uno degli orologi di bordo ha indotto il veicolo spaziale a pensare di trovarsi in una fase diversa della missione immediatamente dopo la separazione dal suo veicolo di lancio Atlas 5. Altri aspetti del veicolo spaziale, però, hanno funzionato bene. Abbiamo fatto un ottimo test di propulsione»

Starliner fa ritorno sulla Terra

Per evitare ulteriori ritardi nella tabella di marcia, la compagnia vorrebbe inserire un’altra missione senza equipaggio, fuori programma, al fine di accelerare le procedure necessarie a ricevere l’autorizzazione da parte della Nasa al primo volo con astronauti. Ma anche in questo caso la Nasa deciderà se accettare o rifiutare la proposta del nuovo volo di prova.

Dopo l’uscita di scena dello Space Shuttle nel 2011, l’agenzia americana si sta preparando a riacquistare l’autonomia nel trasporto umano nello spazio. Ad oggi l’unico taxi per l’orbita bassa disponibile è la navetta russa Soyuz. Una situazione che l’agenzia americana si è impegnata a cambiare selezionando la Starliner di Boeing e la Crew Dragon di SpaceX nell’ambito del Commercial Crew Program, entrambe destinate a trasportare gli equipaggi americani verso la Stazione spaziale internazionale quanto prima.