Ha un aspetto leggiadro e spicca luminosa con i suoi bracci a spirale punteggiati di stelle: è la galassia Ngc 1803, protagonista della nuova fatica fotografica di Hubble.

L’infaticabile telescopio, che si avvia a tagliare il traguardo di 30 anni di attività (fu lanciato il 24 aprile 1990), ha realizzato il ritratto con la sua fotocamera Acs (Advanced Camera for Surveys), impiegando due filtri diversi per campionare le differenti lunghezze d’onda – vicino infrarosso e ottico.

La galassia si trova nella costellazione meridionale del Pittore, a circa 200 milioni di anni luce di distanza e ha come ‘vicina di casa’, in direzione sud est, una galassia nebulosa e lenticolare, classificata come Pgc 16720 (non visibile nella foto).

Ngc 1803 è stata scoperta nel 1834 da John Herschel, astronomo inglese che ha continuato la tradizione di famiglia, dato che suo padre William e sua zia Caroline sono stati insigni scienziati il cui contributo agli studi astronomici è giunto sino ai giorni nostri. In particolare, William Herschel cominciò a catalogare sistematicamente gli oggetti celesti che osservava, gettando le premesse per un repertorio più vasto che sarebbe stato pubblicato dal figlio John nel 1864: il General Catalogue of Nebulae and Clusters of Stars.

L’opera ha costituito la base per il sistema di catalogazione elaborato dal danese John Dreyer, tuttora in uso: il New General Catalogue of Nebulae and Clusters of Stars, da cui deriva la sigla Ngc che caratterizza i nomi di numerosi oggetti celesti. Dreyer aveva descritto Ngc 1803 come una galassia ‘debole, piccola e rotonda’.

La sigla Pgc, utilizzata per la compagna di Ngc 1803, si riferisce al Catalogue of Principal Galaxies, un repertorio di galassie creato e gestito dall’Osservatorio di Lione; l’opera, pubblicata nel 1989, contiene i dati di oltre 73mila galassie.