La cometa interstellare 2l/Borisov è finita nuovamente nel mirino del telescopio spaziale Hubble, mentre sfrecciava attraverso il Sistema Solare a 175.000 chilometri orari.
Le nuove osservazioni del misterioso visitatore intergalattico – scoperto per la prima volta la scorsa estate (ne abbiamo parlato qui e più recentemente qui) -, sono state effettuate poco dopo il suo approccio più vicino al Sole. Gli scatti acquisiti da Hubble, a novembre e a dicembre, rivelano nuovi indizi sulle caratteristiche e le dimensioni di Borisov e sono stati realizzati quando l’oggetto si trovava rispettivamente a 290 milioni di chilometri da noi – nella foto in alto – e a 326 milioni di chilometri da Terra nella foto in basso, dove la cometa appare come se fosse di fianco ad una galassia distante – nota come 2MASX J10500165-0152029 – vicino al bordo interno della Fascia degli Asteroidi.
«Hubble ci permette di misurare in modo più dettagliato la dimensione del nucleo della cometa Borisov, un elemento davvero importante», spiega David Jewitt dell’University of California Los Angeles. «Sorprendentemente, le immagini acquisite da Hubble mostrano che il suo nucleo è oltre 15 volte più piccolo rispetto a quanto suggerivano le prime indagini. Il raggio è inferiore a mezzo chilometro. Questo è importante perché conoscere la dimensione ci aiuta a determinare il numero totale e la massa di oggetti simili nel Sistema Solare, e nella Via Lattea».
I ricercatori ritengono che la cometa si sia formata in un sistema solare diverso dal nostro e sia stata espulsa nello spazio interstellare come conseguenza di una quasi-collisione con un pianeta nel suo sistema solare originale.
Dopo Oumuamua, la cometa è il secondo oggetto interstellare scoperto, ma gli astronomi pensano che ve ne siano migliaia nello spazio. Nel corso del 2020 l’oggetto sarà ancora ampiamente visibile nel cielo prima di abbandonare il Sistema Solare.