AstroLuca sta per completare una nuova passeggiata spaziale nel corso della missione Beyond. Si tratta della terza Extra Vehicular Activity del comandante della Stazione spaziale internazionale in poco più di due settimane. Iniziata alle 12:50 ora italiana, durerà circa sette ore e mezzo, con l’obiettivo di aggiornare il sistema di raffreddamento del rilevatore di particelle Ams-02 – situato in cima alla struttura a traliccio S3 della Stazione tra una coppia di pannelli solari e radiatori – su cui il comandante, insieme al collega Nasa Andrew Morgan, aveva già messo le mani nelle precedenti Eva. Le attività condotte dai due astronauti sono particolarmente impegnative in quanto Ams-02 non era stato inizialmente progettato per operazioni straordinarie di mantenimento. Il rientro dei due colleghi è previsto alle ore 19.55 e la chiusura dell’airlock è programmata per le 20:15.
La coppia viene supportata per tutto il corso delle operazioni dagli astronauti americani Christina Koch e Jessica Meir che manovrano il braccio robotico Canadarm-2 dall’interno della Stazione, contribuendo a posizionare gli astronauti attorno al loro sito di lavoro altrimenti difficile da raggiungere. Parmitano e Morgan aggiorneranno così il sistema agganciando otto pompe al rilevatore di particelle; queste ultime fungono da ‘cuore’ dello strumento, poiché senza raffreddamento la precisione di Ams-02 verrebbe compromessa.
L’Alpha Magnetic Spectrometer (Ams-02) è un rilevatore di particelle operante come modulo esterno della Stazione Spaziale Internazionale. Si tratta di un ambizioso laboratorio orbitante per la fisica delle particelle, con più di 3 metri di lato per un peso complessivo di 7,5 tonnellate, il cui scopo è quello di studiare con precisione la composizione e l’abbondanza dei raggi cosmici nello spazio in cerca di tracce di antimateria primordiale e materia oscura ad energie estreme fino a qualche TeV (“tera-elettronvolt”). La maggior parte dei raggi cosmici, circa il 99%, è formato da materia “ordinaria” quali protoni e nuclei elio. Lo strumento Ams-02 è stato progettato per misurare con precisione la rarissima componente di antimateria nei raggi cosmici, come positroni ed anti-protoni, e scovare particelle di antimateria pesante, come nuclei di anti-elio, mai osservati fino ad oggi. L’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) sostengono questo esperimento dal 1995, nell’ambito di una collaborazione internazionale che comprende istituti di ricerca e università in America, Europa e Asia. I ricercatori italiani sono responsabili della realizzazione, del mantenimento e delle operazioni dei principali strumenti di bordo, e partecipano in prima persona all’analisi scientifica dei dati raccolti dallo strumento. I rivelatori di particelle di AMS-02 sono stati progettati, costruiti e sono ad oggi operati con l’apporto dei ricercatori Infn di Bologna, Milano, Perugia, Pisa, Roma La Sapienza, e Trento.
L’Asi contribuisce alle attività di operazione dello strumento e di analisi dati con la partecipazione di ricercatori presso l’Unità di Ricerca Scientifica (Asi-Urs) e Space Science Data Center (Asi-Ssdc). Il rilevatore Ams-02 è stato portato in orbita con la penultima missione dello Shuttle, l’STS-134 Endeavour che aveva a bordo l’astronauta italiano dell’Agenzia Spaziale Europea Roberto Vittori dell’Asi ed è stato agganciato alla Iss.